Liste civiche che muoiono, partiti che nascono. Il Consiglio comunale di Vasto non è più lo stesso del 2016. Interi soggetti politici vengono alla luce in campagna elettorale, poi spariscono nel cilindro dei giochi di prestigio della strategia politica.
E se i rappresentanti nell’Aula consiliare Vennitti rimangono quelli che avete votato, la differenza rispetto ai simboli che avete trovato sulla scheda elettorale diventa sempre evidente: nel giro di 39 mesi, si sono volatilizzati in Consiglio comunale SI per Vasto (l’ala sinistra della coalizione di Francesco Menna), Progetto per Vasto, Unione per Vasto (di fatto confluita nella Lega) e Vasto 2016. Altri gruppi esistono solo tra gli scranni del municipio, perché i loro rappresentanti si sono iscritti al Pd, ma conservano il simbolo nell’assemblea civica: Lucia Perilli (Città virtuosa) e Marco Marchesani (Filo Comune).
Il valzer dei ripensamenti fu inaugurato nel 2016 da Alessandro d’Elisa, che decise di staccarsi da Progetto per Vasto-Desiati, il movimento civico che portava il nome del candidato sindaco, Massimo Desiati; parlare al passato è d’obbligo, visto che il leader si è dimesso ad agosto del 2016, consentendo l’ingresso in Consiglio al primo dei non eletti di allora, Francesco Prospero, e quest’ultimo, agli inizi del 2019, ha ufficializzato il suo passaggio a Fratelli d’Italia. Risultato: FdI raddoppia (da un consigliere, Vincenzo Suriani, a due: Suriani e Prospero) e PpV sparisce.
I movimenti nella maggioranza – Il 23 maggio 2017 ha fatto irruzione Patto con Vasto “per velocizzare l’azione amministrativa”, formato dal presidente del Consiglio comunale, Mauro Del Piano (ex SI per Vasto) ed Elio Baccalà (ex Filo Comune); il 9 marzo Marco Marra ha ufficializzato l’adesione al Pd, con la conseguenza che SI per Vasto è sparita dal Consiglio comunale, ma non dalla Giunta, dove è rappresentata da Paola Cianci che, nel 2017, ha aderito anche ad Articolo Uno, il partito di sinistra del quale è segretario nazionale il ministro della Sanità, Roberto Speranza. L’ultimo colpo di scena in ordine di tempo vede protagonista Nicola Tiberio che, in uscita dal Pd, trova nelle pieghe del regolamento consiliare la deroga che gli consente di fondare il gruppo consiliare di Italia Viva pur essendo, al momento, solo [LEGGI].
Opposizione, liste civiche decimate – Nel 2016, all’opposizione c’erano quattro liste civiche: Il Nuovo Faro, Progetto per Vasto, Vasto 2016, Unione per Vasto. Ora rimane solo la lista farista, rappresentata, tra i banchi della minoranza, dal suo leader, Edmondo Laudazi. Di d’Elisa e Prospero abbiamo già detto. Davide D’Alessandro (Vasto 2016) e Alessandra Cappa (Unione per Vasto) hanno aderito alla Lega e, così, il Carroccio ha lo stesso peso numerico (due consiglieri) dei gruppi più numerosi dell’opposizione: M5S e FdI.
Un anno e mezzo – Tutto questo in tre anni e tre mesi. Ed è facile prevedere che tanto altro ancora debba succedere. Del resto, alle elezioni amministrative del 2021 manca più di un anno e mezzo. Per il mondo mordi e fuggi della politica, è un’eternità.