Il giorno dopo la seduta del consiglio comunale i consiglieri comunali di opposizione Vincenzo Suriani (Fratelli d’Italia) Alessandro D’Elisa (gruppo misto), Edmondo Laudazi (Il Nuovo Faro) e Guido Giangiacomo (Forza Italia) – del “gruppo dei cinque” è assente Prospero impegnato per lavoro fuori Vasto – attaccano l’amministrazione comunale sui tre punti che hanno suscitato maggiore dibattito in aula e che potrebbero avere ulteriori strascichi.
La variante al Pru – “Stiamo giocando sulla pelle dei cittadini”, dice un infuriato Guido Giangiacomo. “Questo progetto mi sta a cuore perchè l’avevo seguito da assessore, recuperando per un soffio, nel 2004, il finanziamento. Nel 2006 avevamo lasciato un progetto pronto, ora, dopo 13 anni, siamo ancora dietro ai progetti farlocchi”. La minoranza ha lasciato l’aula durante il voto che ha approvato la variante ai parametri urbanistico-edilizi delle nuove costruzioni che sostituiranno le case Ater di Vasto Marina, il “villaggio dei pescatori” tra viale Dalmazia e piazza della Guardia Costiera. “Da giugno il dirigente ci dice che c’è una situazione da sanare. Ma se c’è una sanatoria vuol dire che c’è un abuso”. I consiglieri di opposizione protestano perchè “la relazione del geometra De Filippis, dove sono evidenziate le situazioni non rispondenti al progetto esecutivo, ci è stata consegnata solo 24 ore prima della seduta”. Giangiacomo spiega come “i residenti dovrebbero lasciare case di loro proprietà – c’era una lettera che indicava come dovessero uscire il 31 luglio – per entrare in un immobile su cui non c’è certezza. Se si accertasse un reato cosa succederebbe loro? Dobbiamo essere certi che i cittadini entrino in case in regola”. Per questo ed altri aspetti, Giangiacomo ha preparato un esposto da presentare in Procura, sottoscritto anche da Suriani e D’Elisa, “perchè su questa vicenda andremo a fondo”.
[ads_dx]La gestione del parco Muro delle Lame – “È il provvedimento che ha il record di rinvii – spiega D’Elisa – che vanno avanti dal dicembre 2018. La commissione aveva trovato l’unanimità, indicando la finalità – che riprende una legge regionale – per destinarlo ad associazioni no profit, quindi per rendere un servizio alla comunità. In consiglio sono spuntanti emendamenti alla delibera che indicano altre finalità. Ora potranno partecipare tutte le imprese, anche quelle a scopo di lucro. Facendosi forte di un parere dell’Anac e di due sentenze del Tar, l’amministrazione ha cambiato le carte in tavola e ora si aprono scenari diversi. Il canone basso, di 3mila euro annui, pensato per associazioni sportive no-profit, si rivela irrisorio di fronte a un bando europeo. Ecco perchè ci batteremo ancora perchè il Parco Muro delle Lame resti un bene di tutti”.
Il concorso della polizia locale – “Più che un bando è un trailer”, ironizza Suriani. “Non c’è una scadenza, non c’è la pubblicazione in Gazzetta ufficiale”. Contestati anche alcuni punti del documento “pubblicato alle 21.16 del giorno della festa del Santo Patrono e protocollato solo il giorno dopo”, spiega Suriani. “C’è confusione sulla patente per i motocicli, sono previste prove fisiche abbordabili che però fanno una discriminazione”. Il consigliere di FdI incalza: “Questo bando ci è già costato 10mila euro perchè il Comune si è rivolto ad una società di Campobasso per fare la selezione. Ma se non ci sono ancora iscritti perchè si spendono già quei soldi?”. Su questo affidamento l’opposizione apre un’altra polemica. “Non è la prima volta che in affidamenti esce fuori una pista molisana. Per chiarezza abbiamo fatto un accesso a tutti gli atti del Comune in cui compare la parola ‘Campobasso’. Sfidiamo il Comune a darci i documenti in tempi rapidi”.
“Si tutelano rendite di posizione” – “Con questi tre argomenti abbiamo fissato il discrimine tra l’azione di questa amministrazione e le prossime elezioni”, commenta Laudazi. “Questa amministrazione è finita, non c’è una progettazione per la città, non c’è un rilancio dell’economia. È un’amministrazione che va alla sola tutela delle rendite di posizione. Con il presenzialismo, le inaugurazioni, lo scoprimento di targhe, fanno del clientelismo becero per tenere le persone vicine, abbandonando la strategia della progettazione”. Secondo Laudazi “anche l’azione dell’opposizione risente di questo stato di cose. In Comune vengono fatti provvedimenti con una forzatura delle procedure per avvantaggiare alcuni gruppi rispetto ad altri”.