“Ho avuto la fortuna e l’opportunità di stabilizzare ciò che la legge Madia consentiva di stabilizzare. Se avessi avuto la fortuna di stabilizzare tutti. l’avrei fatto. Ho fatto il tifo perché si facesse una legge Madia 2, ma i governi gialloverde e giallorosso non lo hanno consentito. Ora in questo bando, fatto nel rispetto di procedure e norme di legge, sono già previste clausole valorizzanti il dato esperienziale di chi ha lavorato nella polizia locale non di Vasto, ma di tutta Italia”.
Sul concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di 15 agenti di polizia locale, il sindaco di Vasto, Francesco Menna, difende il bando di concordo predisposto dal Comune, pubblicato sull’Albo pretorio online, ma ancora da pubblicare sulla Gazzetta ufficiale, “il dirigente Toma lo invierà oggi stesso, la pubblicazione avviene, in genere, entro 15 giorni”, annuncia l’assessore Luigi Marcello.
Ieri, a tarda sera, il Consiglio comunale ha discusso (e respinto a maggioranza) la mozione presentata da Guido Giangiacomo sulla vicenda concorso. Tre agenti precarie, escluse dalla stabilizzazione prevista dalla legge Madia, erano presenti nell’Aula Vennitti. Due di loro hanno fatto sentire la loro voce, mostrando pubblicamente disappunto e delusione.
“Se ne avessi l’opportunità – dice Menna all’indomani del Consiglio – vorrei dare lavoro a tutti i ragazzi, ne assumerei 5000 in Comune, ma la stabilità dei conti e le norme di legge mi impongono di fare un concorso con i paletti stabiliti dalle norme, altrimenti vado a compiere un abuso. Se certa opposizione, ben idendificata, urlante, ululante e generatrice di polveroni ha intenzione di suggerire qualcosa da inserire nei bandi, la metta per iscritto, indirizzandola alla segretaria generale del Comune di Vasto, Angela Erspamer, e al dirigente del personale, Vincenzo Toma, chiedendo di modificare e sarà mia cura integrare queste proposte con le norme penalistiche affinché non si generi procedimento penale, non tanto per noi, quanto per loro, perché si inseriscono in procedimenti gestionali su cui i consiglieri comunali non hanno competenza”.
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