Residenti esasperati nel quartiere attorno alla ex stazione ferroviaria. Non riescono a trovare pace gli abitanti di piazza Fiume e dell’area di risulta del vecchio scalo ottocentesco, trasformato in parcheggio nel 2008, tre anni dopo il passaggio dell’ultimo treno sulla vecchia strada ferrata, sostituita dalla galleria che si snoda nel sottosuolo di Vasto.
Raccontano i residenti che le festività patronali hanno messo a dura prova la loro pazienza: come lo scorso anno, il luna park è stato sistemato nei due piazzali attorno alla ex stazione, con uno spazio disponibile inferiore a quello del 2018, vista la presenza del cantiere in cui non sono ancora tornati a regime, dopo la pausa estiva, i lavori di costruzione della Via Verde della Costa dei Trabocchi, la pista ciclopedonale da Francavilla al Mare a Vasto.
Molti i disservizi segnalati: oltre al rumore e alla musica alta fino a tarda sera, accessi alle case parzialmente ostruiti, in modo da non consentire, in alcuni casi, il rientro in auto, ma anche gli spazi angusti tra una giostra e l’altra, tant’è che, in un tratto, non era possibile neanche l’eventuale transito dei mezzi di soccorso o di pubblica sicurezza. Ma i problemi non sono legati solo ai giorni delle feste patronali. “D’estate – raccontano – i rumori e il buio; a San Michele le giostre; d’inverno l’abbandono e la quasi totale assenza di controlli, tant’è che spesso vediamo auto sospette parcheggiate nella semioscurità e abbiamo paura, visto che, lo scorso anno, proprio questa zona è stata usata come nascondiglio per due rapine. Quano verrà riconosciuto anche a noi, come a tutti i cittadini che pagano le tasse, il diritto alla tranquillità e al riposo?”.
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