Due ore e mezza da Pescara a Roma in treno. Ora ce ne vogliono da tre a cinque. Potrebbe diventare realtà nel giro di sette anni il progetto di potenziamento della ferrovia che collega la costa abruzzese alla capitale. Ma l’obiettivo a lungo termine è di arrivare all’alta velocità, che comporterebbe un’ulteriore riduzione dei tempi di percorrenza.
Sono i numeri forniti dall’amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana, Giuseppe Gentile, nel convegno sul tema Un treno da non perdere. La nuova linea ad alta velocità Pescara-Roma, che si è tenuto ieri a Sulmona e in cui il numero uno di Rfi si è confrontato col presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, il presidente della fondazione Censis, Giuseppe De Rita, il presidente dell’Istituto grandi infrastrutture, Luigi Giampaolino. Il dibattito è stato moderato da Franco Iezzi dell’associazione Ars.
“Gentile – commenta Marsilio – ha portato delle proposte ragionevoli, sulla base ovviamente dei finanziamenti oggi disponibili. Se il parlamento e il Governo fossero in grado di incrementare questa dote, potremmo magari azzardare anche qualcosa di più.
Abbiamo condiviso tutto – ha spiegato – e quello che finora è stato realizzato è frutto di una riflessione che abbiamo cominciato insieme, per andare a selezionare le priorità: quella di collegare le città della costa Pescara e Roma, con l’entroterra più prossimo, da cui si generano i grandi spostamenti, Avezzano-Roma e Sulmona-Pescara. Nel frattempo con l’elettrificazione della linea tra Sulmona e L’Aquila potremmo avere anche dall’Aquila dei collegamenti diretti, non solo verso Pescara, ma anche verso Roma, cominciando a rendere finalmente il treno competitivo con la gomma, un grande progresso per il nostro territorio e per la tutela dell’ambiente”.
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