Sulla richiesta di rinvio a giudizio sui lavori alla diga di Chiauci, il gup deciderà il 18 ottobre. Nell’udienza di ieri, il giudice Italo Radoccia ha fissato per quella data la discussione tra le parti, al termine della quale deciderà se devono essere processate le 9 persone coinvolte nell’inchiesta condotta dal procuratore di Vasto, Giampiero Di Florio [LEGGI].
Le accuse, a vario titolo e in concorso, vanno dall’aver procurato un ingiusto vantaggio, all’appropriazione indebita per l’indennità di rimborso e spese non dovute e all’abuso per lavori da decine di milioni di euro per terminare l’opera pubblica, iniziata nel 1985, che ricade in tre comuni della provincia di Isernia: Chiauci, Pescolanciano e Civitanova del Sannio.
Il 18 ottobre, alle 10, pubblica accusa e difesa si confronteranno. Al termine della discussione, il giudice per le udienze preliminari deciderà se rinviare a giudizio gli indagati per i lavori di completamento dell’invaso sul Trigno, la cui piena capienza è attesa da decenni per risolvere la carenza idrica nel Basso Molise e, soprattutto, nel Vastese, dove d’estate la mancanza d’acqua crea forti disagi.
Gli indagati sono difesi dagli avvocati Antonino Cerella, Angela Pennetta, Fiorenzo Cieri, Arnaldo Tascione e Pierpaolo Andreoni.
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