Serena Di Pietro è un angelo del mare. “Assistente bagnanti e studentessa universitaria, 19 anni, soccorre un bambino di 3 anni scivolato dagli scogli salvandolo dal rischio concreto di annegamento. Riportato a riva si rivela fondamentale la freddezza e la tempestività con cui effettua la respirazione forzata e le manovre salvavita che consentono al bimbo di espellere l’acqua ingerita e quindi ai soccorsi del 118 di trasportarlo con l’eliambulanza in ospedale cosciente”: è la motivazione con cui la Fin, federazione italiana nuoto, ha premiato la diciannovenne di Pollutri che, nell’estate del 2018, ha salvato un bimbo che rischiava di annegare.
“Mi ricordo bene quella giornata”, racconta Serena a Zonalocale. “Era il 2 settembre, un giorno complicato per le condizioni del mare. A un certo punto, ho visto un bambino che, all’inizio, sembrava stesse nuotando. Poco dopo ho capito che era in difficoltà e sono andata a prenderlo vicino agli scogli. L’ho portato a riva. Aveva le labbra scure e la bava che usciva dalla bocca. A quel punto, ad aiutarmi sono arrivati il papà, che ha cercato di rianimarlo, e il ragazzo senegalese”, Djibril Mbengue, 35 anni. “Io sono andata a cercare soccorsi, poi sono tornata dal bimbo. I soccorsi sono arrivati e il bambino è stato rianimato”. Serena, bagnina per due estati di fila a Casalbordino tra il 2017 e il 2018, è ancora emozionata nel ricordare quei momenti: “Salvare un bimbo di appena due anni e mezzo è più complicato di salvare una persona adulta. A Riccione non sono andata: avevo un esame all’Università” (studia ingegneria gestionale all’Università politecnica delle Marche) “e, quindi, non ho potuto ritirare di persona il premio, che non mi aspettavo”.
Non se l’aspettava, ma la Federazione ha scelto lei tra i 15 bagnini più coraggiosi d’Italia dell’estate 2018, per la gioia del coordinatore di zona della Fin, Nicola Bozzelli: “Li chiamano gli angeli del mare”, si legge in una nota della Federazione italiana nuoto. “Sono gli assistenti bagnanti che sorvegliano le piscine tutto l’anno, le spiagge e le coste nazionali durante il periodo estivo per garantire la sucurezza ai bagnanti e a tutti coloro che possono trovarsi in difficoltà. Utilizzano strumenti ausiliari, che la tecnologia ci offre, ma all’occorrenza sono in grado di soccorrere semplicemente con le proprie capacità umane e abilità natatorie di salvataggio. In Italia si contano oltre 100.000 assistenti bagnanti che periodicamente vengono aggiornati dalla Federazione Italiana Nuoto attraverso corsi specifici. Sono loro i nostri eroi, al pari degli atleti azzurri Open e Youth, neo campioni d’Europa in piscina, che finora hanno totalizzato 45 medaglie, di cui 21 d’oro, agli Europei Lifesaving di Riccione 2019”.