Cittadini, comitati e amministratori si sono ritrovati stamattina sul lato molisano del ponte “Sente-Longo” (in territorio di Belmonte) per portare un lumino funebre al capezzale dell’infrastruttura chiusa da un anno esatto. Il 18 settembre 2018 furono apposti divieti e transenne a causa delle condizioni di insicurezza del viadotto, il quinto più alto d’Italia. Tra i problemi principali riscontrati dopo il crollo del “Morandi” di Genova c’è la rotazione del terzo pilone a causa di una frana.
365 giorni dopo, il ponte non ha subito nessun intervento nonostante gli annunci lo stanziamento di 2 milioni di euro nel decreto “Genova”. Una riapertura a breve appare sempre più un miraggio.
Alla manifestazione promossa dai colleghi giornalisti dell’Eco on line, Maurizio D’Ottavio e Francesco Bottone, hanno partecipato poco meno di 100 persone. Tra queste anche i cittadini di Castiglione Messer Marino arrivati attraversando a piedi il ponte che più di tutti accusano il problema dovendo allungare i tempi per raggiungere scuole (presenti anche gli studenti, LEGGI), ospedale e servizi vari.
Tra i rappresentanti istituzionali: il sindaco di Belmonte del Sannio, amministratori di Castiglione e Schiavi d’Abruzzo, il consigliere regionale d’opposizione della Regione Molise, Andrea Greco (M5S), e quello della Regione Abruzzo, Silvio Paolucci (Pd).
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