È stato approvato dalla giunta comunale di Vasto il progetto esecutivo per il “puntellamento e la messa in sicurezza strutturale” del muro di sostegno dei giardini napoletani di palazzo d’Avalos. Nello scorso mese di novembre [LEGGI] erano state evidenziate delle lesioni nella porzione di muro di contenimento adiacente a quella crollata nel 2015 [LEGGI].
I lavori prevedono il “consolidamento dell’angolo sud del muro con una sarcitura delle lesioni attraverso un cuci e scuci, il posizionamento di 8 contrafforti in carpenteria metallica che coprono una porzione della facciata Est per una 3 lunghezza di circa 21 mt (la lunghezza totale del muro è di circa 30 mt), assestati su una platea ancorata al terreno di sedime per mezzo n.6 micropali inclinati di 45°, e la realizzazione di n.16 dreni suborizzontali di mt 2,00 ciascuno”. A redarre il progetto è stato l’ingegner Antonio Fiore Rossi dopo la relazione geologica-idrologica, caratterizzazione sismica e le indagini geognostiche eseguite dal geologo Luigi Di Totto.
[ads_dx]L’intervento sarà eseguito grazie ai 79mila euro concessi dal Dipartimento Infrastrutture della Regione Abruzzo che, in seguito alle relazioni del Genio Civile, ha valutato come urgente il provvedimento.
Si fa un passo avanti verso la sicurezza, anche considerata la presenza di alcune abitazioni a ridosso del muro di contenimento dei giardini, ma è chiaro che questo intervento non sarà risolutivo per la “salute” di palazzo d’Avalos. Servirebbe oltre un milione di euro, infatti, secondo una stima fatta l’inverno scorso [LEGGI] solo per risolvere completamente le criticità di quell’area. Per la ricostruzione del muraglione crollato, in una zona ridotta e di più semplice intervento, furono impiegati 420mila euro.
Senza considerare poi gli altri interventi che sarebbero necessari per riportare all’antico splendore la residenza marchesale e per evitare i tanti problemi che ci sono. Servono soldi, e anche tanti, perchè un gioiello del patrimonio cittadino possa essere oggetto di adeguati interventi come quelli al tetto, ai piani superiori, alle facciate e al cortile interno, tanto per citarne alcuni.