“Dopo tre anni, finalmente arriva il bando di gara che azzera il caos informatico prodotto, a fine 2016, dalle pessime scelte dell’amministrazione Menna”. Vincenzo Suriani, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale a Vasto commenta così la pubblicazione della determina con cui, eseguendo una precedente delibera di Giunta municipale, il Comune avvia, di fatto, la procedura che porterà alla gara d’appalto per l’affidamento dei servizi informatici comunali. Il documento, firmato dalla dirigente del Settore Affari generali e istituzionali e Servizi alla persona, Angela Erspamer, è una “determina a contrarre servizio di installazione, migrazione dati, avviamento applicativi, normalizzazione archivi, assistenza tecnica e manutenzione applicativi e noleggio attrezzature informatiche” e quantifica “la spesa complessiva di euro 384mila 680, Iva e oneri compresi, sul bilancio di previsione a valenza triennale 2019/2021″.
La vicenda del sistema informatico comunale, divenuta un caso politico ed entrata anche nel mirino della magistratura, inizia a dicembre del 2016, quando l’amministrazione Menna decide di non rinnovare il contratto alla società Dedagroup srl di Trento e pubblica, il 15 dicembre, una manifestazione pubblica di interesse verso un software denominato Sici (sistema informativo comunale integrato) per reperire sul mercato un’impresa che possa fornire questo sistema. Al pubblico appello del Comune risponde una società: la Studio K srl, che ha sede principale a Reggio Emilia e un concessionario di zona.
Il Comune affida l’appalto per la gestione di servizi digitali e banche dati alla Studio K, cui la determina 277 del 27 dicembre 2016 eroga un corrispettivo di 39mila 900 euro, cui si aggiunge una seconda determina, datata 15 maggio 2017, pari a 80mila euro. A questi vanno vanno sommati i 60mila euro pagati, sempre lo scorso anno, al precedente gestore, la Dedagroup srl di Trento.
[mic_sx]Il contratto di quest’ultima scade il 31 dicembre 2017. Seguono i rinnovi, con questa spesa per il Comune: per il 2018, 30mila 300 euro a Dedagroup, 47mila 731 ad Apkappa, nuova denominazione della precedente Studio K; per il primo semestre del 2019, 9760 euro a Dedagroup e 27mila 206 euro ad Apkappa.
“Il sindaco – polemizza Suriani – ci aveva promesso che, con il nuovo sistema informatico, le casse dell’ente avrebbero risparmiato, invece abbiamo assistito solo a malfunzionamenti, duplicazioni dei fornitori e consulenze per risolvere i problemi che il nuovo sistema creava, Aprezziamo la scelta del segretario generale, Angela Erspamer, di indire una nuova gara d’appalto, indirizzata ad azzerare il caos esistente e a far tornare l’efficienza: si tratta – sostiene l’esponente del partito di Giorgia Meloni – di uno dei pochi casi in cui le ragioni di trasparenza e legalità sono effettivamente state imposte da parte degli uffici ai politici della maggioranza. Adesso aspettiamo la pubblicazione del bando di gara in Gazzetta Ufficiale, a differenza di quello che avviene per i concorsi del Comune, e vigileremo sul corretto svolgimento della procedura, nella speranza che sia selezionato un fornitore che rimedi, nel più breve tempo possibile, al caos esistente”.