Il Mercato Coperto tornerà nelle mani dell’amministrazione comunale entro le ore 10 del prossimo 10 ottobre. L’ordinanza è stata firmata questa mattina dal dirigente del Servizio Patrimonio del Comune di Lanciano, Andrea De Simone e dal sindaco di Lanciano Mario Pupillo.
Il rilascio dell’immobile, libero da persone e cose, dovrà avvenire entro e non oltre le ore 10 di giovedì 10 ottobre. L’ordinanza è rivolta alla Mercato Coperto srls in persona dell’amministratore unico Franco Orlando D’Alessandro, già amministratore unico della Società Summa Corporation srl, con cui il Comune di Lanciano aveva stipulato la convenzione il 19 dicembre 2005 per la gestione del Mercato Coperto comunale di piazza Garibaldi, e a chiunque dovesse trovarsi nel possesso o detenzione non legittimata dell’area. La Società Summa Corporation srl è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Pescara in data 5 novembre 2014 e il fallimento si è concluso con decreto del Tribunale di Pescara il 22 giugno 2017.
D’Alessandro, con nota del 10 novembre 2015, ha comunicato al Comune che la gestione del Mercato Coperto comunale veniva affidata alla Mercato Coperto srls, in persona dell’allora amministratore Cristina Francesca D’Alessandro. Non esiste però agli atti e non è mai stato prodotto e documentato il passaggio della concessione dell’una società all’altra, un passaggio peraltro vietato dalla convenzione. Il Tar Abruzzo di Pescara ha rigettato, con sentenza 75/2019, il ricorso della Mercato Coperto srls che impugnava la delibera di giunta comunale 202 del 7 giugno 2017 con la quale l’Amministrazione aveva dichiarato la decadenza della concessione nei confronti della Summa Corporation srl. Per questa sentenza, impugnata al Consiglio di [mar_dx] Stato, non è stata richiesta la sospensione degli effetti, per cui la causa sarà discussa solo nel merito.
La Giunta comunale ha quindi approvato ieri la delibera con la quale si stabilisce, ai sensi dell’articolo 823 del codice civile, di procedere in via di autotutela esecutiva amministrativa alla riacquisizione del possesso dell’immobile demaniale, demandando al Servizio Patrimonio gli atti consequenziali per l’emanazione dell’ordinanza.