1.350 metri di tubature interrate nel fondale marino accanto al porto di Punta Penna. È il progetto presentato al ministero dell’Ambiente dalla Eco Fox che nella zona industriale vastese produce carburanti biologici.
Previsti nella documentazione ci sono una sealine (la conduttura) e un campo boe per lo scarico di oli vegetali greggi (olio di palma in prevalenza) e propri derivati da navi cisterna. La società che opera da tanti anni a Vasto spiega che il progetto serve per snellire e rendere più economiche le operazioni di rifornimento dalle navi che attualmente attraccano all’apposita banchina attrezzata nel porto; qui ci sono due oleodotti che veicolano gli oli nei serbatoi di stoccaggio dello stabilimento in attesa delle successive lavorazioni. Tali operazioni sono limitate da vari fattori come le burrasche.
L’opzione studiata consentirebbe manovre nautiche più semplici e una ridotta necessità di assistenza portuale oltre – a detta dell’azienda – a una maggiore sicurezza antincendio e nelle operazioni in generale. Il progetto permetterà alla Eco Fox lo scarico di oli vegetali e biocarburanti grazie a una conduttura interrata da 8 pollici (che sarà posata dopo lo scavo con trivellazione orizzontale georeferenziata) a una profondità di un metro nel fondale marino che aumenterà a 4 metri vicino la costa per evitare l’erosione della risacca ed eventuali ordigni bellici.
[ant_dx]Il campo boe sarà invece posizionato a 1.200 metri dalla costa con 5 boe “per non creare problemi di impatto ambientale”. Per contenere eventuali fuoriuscite durante le operazioni è previsto l’uso di panne. Sul progetto è possibile presentare osservazioni fino al prossimo 3 novembre. La Eco Fox è inoltre in attesa di un’altra autorizzazione, quella per la colonna di distillazione di biodiesel [LEGGI].
È prevedibile che la sealine tornerà ad animare il perenne dibattito sulla convivenza tra riserva naturale e zona industriale distante solo qualche decina di metri. L’elenco dei progetti in itinere non è corto, uno degli ultimi è quello del cementificio Es.Cal. fermo attualmente al Tar di Pescara dopo il ricorso di Wwf e Legambiente. Su tale progetto centinaia di cittadini marciarono a Punta Penna. Non c’è però solo il fronte scettico; l’associazione Oasi ha annunciato che sosterrà le iniziative imprenditoriali nella zona ostacolate dagli ambientalisti.