“Non è importante quanto viviamo, ma come viviamo”. Don Antonio Totaro si rivolge ai familiari di Armando e a tutti coloro che hanno voluto salutarlo per l’ultima volta.
Nella chiesa di Santa Maria del Sabato Santo, il parroco celebra il funerale di Armando Gaspari, il ragazzo di 31 anni che il 2 settembre ha perso la vita nell’impatto tra la sua autovettura contro un’autocisterna sulla provinciale 157 in contrada San Lorenzo [LEGGI].
“Siate pronti”, è la raccomandazione che, per due volte, don Antonio rivolge ai presenti. Ci sono i congiunti, gli amici, alcuni colleghi che, con lui, condividevano la passione per la cucina, un lavoro che Armando, fino a due giorni fa, ha svolto con impegno all’Osteria dei Miracoli di Casalbordino. “Siate pronti facendo del bene”, perché “non è importante quanto viviamo, ma come viviamo”.
“Viviamo – ammonisce il parroco – come se la vita non dovesse finire mai”, ma “poi arriva la morte, che ad una famiglia porta via tutto”, eppure “dobbiamo guardare altrove: alla vita eterna”.
All’uscita dalla chiesa, il lancio verso il cielo dei palloncini bianchi, che accompagnano Armando nel suo ultimo viaggio.