La Regione Abruzzo da sola non può coprire un altro anno di cassa integrazione, ma è “necessario il sostegno economico del ministero dello Sviluppo economico“. Per sciogliere il nodo degli esuberi della Pilkington si attende un appuntamento a Roma. È quanto emerso ieri nell’incontro che i vertici aziendali, tra i quali il presidente Graziano Marcovecchio, hanno avuto in Regione con l’assessore alle Attività produttive, Mauro Febbo, e quello al Lavoro, Piero Fioretti.
Tra 20 giorni per 55 dipendenti potrebbero partire le lettere di licenziamento; si tratta dei noti esuberi strutturali ai quali potrebbero aggiungersene altri frutto dello stallo del mercato auto. All’incontro di ieri hanno preso parte anche i direttori dei due dipartimenti regionali, Germano De Sanctis e Claudio Di Giampietro.
Il ministero dello Sviluppo economico qualche mese fa ha rimarcato la possibilità per la Pilkington di accedere a un ulteriore anno di cassa integrazione, ma, con la copertura economica della Regione Abruzzo che già aveva espresso la propria disponibilità.
[ant_dx]I due assessori ora chiedono l’aiuto anche del Mise: “È indispensabile chiedere il sostegno economico anche del Mise oltre a quello della Regione che si è resa già disponibile ad intervenire. Ricordiamo che l’intervento regionale è strettamente connesso al proseguimento del piano quinquennale degli investimenti 2018-2023 e alla prosecuzione del piano di ristrutturazione sottoscritto dalle parti a suo tempo. Un piano che ha coinvolto le maestranze anche attraverso interventi di rinuncia a incentivi aziendali importanti”.
“Pertanto – concludono Febbo e Fioretti – è fondamentale fissare l’incontro al Ministero oltre a quello con le organizzazioni sindacali nazionali poiché la Pilkington di San Salvo vanta un grande valore strategico per l’intera regione come centro produttivo di vetri per auto ed un’occupazione complessiva che si aggira intorno ai 1.700 dipendenti, che diventano 2.300, se si considerano anche le società controllate”.