“La pista ciclabile di via del Mare e via Alba è stata concepita male, realizzata peggio e mai messa in sicurezza nel vero senso della parola”. Questi i motivi dell’ennesimo esposto che Ascom Abruzzo ha inviato al sindaco Mario Pupillo e per conoscenza al Comando di Polizia Municipale di Lanciano, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche Lazio, Abruzzo e Sardegna, al Prefetto Di Chieti, al Procuratore della Repubblica di Lanciano, all’Autorità Nazionale Anticorruzione, al Dipartimento Turismo, Cultura e Paesaggio della Regione Abruzzo e alla Polizia Stradale, Distaccamento di Lanciano, in merito alla pista ciclabile di via del Mare, via Panoramica e via Alba, per quelle che vengono definite “problematiche molto serie per la sicurezza e l’integrità fisica dei cittadini”.
La pericolosità dell’infrastruttura, secondo Ascom, è dimostrata dal fatto che il tecnico incaricato dal Comune di Lanciano, l’architetto Raffaele Di Marcello, ha consigliato di instaurare dei limiti di velocità molto bassi, 30 km/h per le autovetture e 10 km/h per le biciclette, questo a dimostrazione che la pista è pericolosa, molto pericolosa, per la sicurezza e l’integrità dei cittadini.
L’Ascom Abruzzo chiede pertanto all’Amministrazione comunale di sollecitare il Provveditorato Interregionale [mar_dx] per le Opere Pubbliche per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna, ad effettuare un controllo sulla regolarità della suddetta pista ciclabile. In caso di riscontro negativo da parte del provveditorato, l’Ascom invita ancora una volta l’amministrazione comunale di Lanciano a chiudere la pista ciclabile di via del Mare, via Panoramica e via Alba in autotutela.