“La variante seria è quella che parte da fondovalle Cantalupo (la strada sbarrata che si ricongiunge alla statale 16 in contrada Zimarino), passa per Valle Cena, esce sulla fondovalle Treste, si immette sulla SS 650 Trignina e raggiunge San Salvo Marina“.
Il sindaco Carlo Moro torna a ricordare la posizione di 28 sindaci dell’entroterra che già tre anni fa, con delibere di consiglio e giunta, cercarono di far cambiare idea all’Anas.
Quest’altra soluzione prevederebbe il passaggio nell’entroterra “consentendo il risparmio di molti soldi visto che le strade sono già esistenti e sarebbero solo da allargare e mettere in sicurezza”.
[ant_dx]Il dibattito intorno alla migliore soluzione per decongestionare il traffico si è riacceso recentemente con le dichiarazioni del vicesindaco Giuseppe Forte [LEGGI] e del primo cittadino sansalvese Tiziana Magnacca [LEGGI]. Per Moro questa discussione sta mettendo ancora una volta all’angolo il resto del territorio: “Si dice che bisogna pensare allo sviluppo del territorio, ma lo si sta facendo solo riguardo a Vasto e San Salvo. Per l’attuale progetto serve una marea di soldi, non si farà mai, nella migliore delle ipotesi, forse, tra 20 anni quando le esigenze saranno cambiate”.
“La nostra soluzione si realizza con pochissimo tempo, meno soldi, e, soprattutto, si farebbe davvero un’operazione che guarda ai prossimi 50 anni (in ottica futura, inoltre, la variante indicata da noi sindaci si potrebbe ricongiungere passando per Montenero di Bisaccia a quella di Termoli): allora si potrà dire che Vasto e San Salvo pensano al territorio, ora stanno pensando solo a loro“.
Riproponiamo nel video le interviste di tre anni fa sull’argomento a Carlo Moro e Tiziana Magnacca