Il prefetto di Chieti, Giacomo Barbato, replica punto per punto all’“Operazione verità” lanciata dal sindaco Francesco Menna durante il consiglio comunale di giovedì scorso.
Lo fa dalle colonne del Messaggero Abruzzo all’interno dell’articolo Jova: il prefetto “demolisce” Menna.
Il primo cittadino ha lanciato diversi interrogativi secondo lui inevasi a partire dalla tempistica dell’iter. “La prima progettualità relativa all’evento – scrive Barbato – redatta da un tecnico incaricato della Trident Music, è stata consegnata a mano in data 18 giugno negli uffici della prefettura, senza alcuna lettera di accompagnamento“: una secca smentita nei confronti dell’affermazione del sindaco che datava il primo invio “di tutta la documentazione” al 30 maggio.
[ant_dx]“Il 19 giugno 2019 – continua il prefetto – il Comune di Vasto a mezzo posta elettronica certificata, con un messaggio di un rigo e mezzo non firmato da alcuno, ha inviato in Prefettura lo stesso documento, privo di qualsivoglia elemento di valutazione da parte dei competenti uffici comunali, a distanza di oltre 3 mesi da quando il sindaco di Vasto aveva comunicato verbalmente (4 marzo) che l’evento era in programma per il 17 agosto”. “Il 27 giugno si è svolta la prima riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, preceduta dalla riunione tecnica di coordinamento del 17 giugno e seguita da altre 2 riunioni dello stesso comitato (16 luglio e 9 agosto), oltre che da un tavolo tecnico in questura l’11 luglio e da 4 riunioni della Commissione Provinciale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo (7, 12, 14 e 16 agosto)”.
Poi, Barbato interviene su uno degli argomenti principe che ha caratterizzato la vicenda: la chiusura o meno della SS16. Il primo progetto, come riferito dal sindaco in consiglio, la prevedeva chiusa, il secondo aperta totalmente o parzialmente, “Perché a luglio non andava bene chiusa e ad agosto non andava bene aperta?”, ha ripettuto più volte.
“Gli organi tecnici – replica il prefetto – hanno espresso parere negativo anche per il secondo progetto che ne prevedeva la percorribilità perché a loro giudizio non erano assicurate le necessarie condizioni di sicurezza della circolazione, sia per il traffico veicolare che per il flusso dei pedoni”.
Infine, la presunta documentazione non tenuta in considerazione e non presente nei verbali come denunciato dal sindaco in consiglio comunale: “I resoconti delle riunioni sono stati regolarmente trasmessi a tutti i partecipanti, compreso il Comune di Vasto che nulla ha eccepito sul loro contenuto né riguardo presunte omissioni. Gli stessi resoconti, inoltre, sono stati tempestivamente pubblicati sul sito web della prefettura, a disposizione di tutti”.