Non basta costruire una pista pedonale di fianco alla ciclabile. Bisogna anche consentire l’effettivo transito dei pedoni. E lo si deve fare con la manutenzione: sfalciando, cioè, la vegetazione per evitare che invada i percorsi riservati ad amanti della bici o delle passeggiate.
Ad agosto, nel mese più affollato dell’anno, la pista ciclopedonale di Vasto Marina si presenta così: in certi punti, è impraticabile perché occupata dal verde incolto. Le segnalazioni, per tutto il mese (l’ultima poprio ieri) si sono susseguite quasi ogni giorno. Ora qualche cittadino pensa anche di presentare un esposto alle autorità competenti per capire se si possano ravvisare mancanza di manutenzione del verde pubblico e incuria.
Canneti ed erbacce che occupano il sentiero pedonale costruito pochi mesi fa, rami sporgenti ad altezza d’uomo, quindi pericolosi per gli occhi di ciclisti e pedoni, presenza di rami spinosi nella parte meridionale del tracciato, al confine con San Salvo: questi gli ingombri segnalati dagli utenti. Basterebbe una manutenzione periodica per evitare, almeno a primavera e in estate, l’effetto giungla. Come quello che danno i rami, penzolanti fino a terra, delle palme non potate da almeno un anno in viale Dalmazia.
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