“Bisogna installare le centraline per monitorare la qualtà dell’aria di Cupello“. È la richiesta che arriva da più parti dopo i recenti casi di cattivi odori di rifiuti provenienti molto probabilmente dal Civeta (l’ultimo domenica sabato scorso, LEGGI).
A chiederle sono stati già a metà agosto i consiglieri comunali di opposizione di Insieme per Cupello (Camillo D’Amico, Marco Antenucci e Angelo Pollutri) che – anche in relazione anche agli incendi dei mesi scorsi nella terza vasca sotto sequestro – hanno presentato una mozione da discutere al prossimo consiglio comunale. Nel proprio documento, il gruppo d’opposizione propone le centraline sia per il Civeta che per la Stogit oltre all’attivazione di protocolli di collaborazione con l’Arta, il tutto al fine di garantire la giusta tutela ambientale che il nostro territorio merita”. I dati dovrebbero poi essere resi pubblici anche con l’ausilio di “di monitor nelle principali piazze del nostro paese e delle nostre contrade”.
[ant_dx]CARMELA GRIPPA – Oggi, sul caso è intervenuta anche la parlamentare vastese del Movimento 5 Stelle, Carmela Grippa: “Ritengo si debba procedere con urgenza alla installazione delle colonnine fisse per il monitoraggio dell’aria e dell’acqua sia nelle immediate vicinanze dell’area che dei comuni limitrofi per avere sempre sotto controllo la qualità dell’aria che respirano i cittadini e la qualità delle acque che utilizzano loro utilizzano”.
“La priorità e dettata dalla tutela dello stato di salute dei cittadini e di un territorio già vessato dai recenti incendi di rifiuti che sono ancora al vaglio degli investigatori del carabinieri del Noe di Pescara. Oggi ho scritto al presidente della Regione Marco Marsilio al vicepresidente e assessore all’ambiente Emanuele Imprudente nonché all’Arta e ai sindaci dei comuni di Cupello e Monteodorisio per chiedere come mai non sia stato ancora ritenuto necessaria e fondamentale l’installazione di colonnine per il controllo sulle emissioni diffuse odorigene in ambiente”.
“Il fatto di scongiurare un eventuale nuova crisi dei rifiuti in regione non solo ha consentito uno sversamento straordinario nella discarica ma sta costringendo i cittadini anche a respirare un’aria maleodorante che di certo non li rassicura ed è per questo che c’è bisogno di avere sempre dati aggiornati da consultare. Ciò consentirebbe ai tecnici dell’ARTA di alzare il livello di monitoraggio, alle istituzioni locali di prendere eventuali provvedimenti ai primi segnali di alterazione della qualità dell’aria di fatto promuovendo un vera e propria azione preventiva e divulgando in modo trasparente le condizioni del nostro territorio”.