La riserva naturale di Punta Aderci andrebbe “lasciata un poco più in pace”. Per questo, serve un regolamento che stabilisca luoghi e norme per gli eventi sulla spiaggia di Punta Penna. Lo chiedono cinque associazioni ambientaliste: Gruppo Fratino, Stazione ornitologica abruzzese, Guardie ecologiche ambientali volontarie e Lipu.
“L’estate del 2019 – scrivono in un comunicato – verrà ricordata per le polemiche che il Jova Beach Party ha portato con sè in quasi tutte le sue date. Per quanto riguarda Vasto, anche se comprensibilmente oscurato per le note vicende del Jova Beach e suo annullamento, il 9 e 10 Agosto si è svolto il Dusk Festival nella riserva naturale di Punta Aderci, spiaggia di Punta Penna. Senza volerlo minimamente paragonare ad altri megaeventi, in termini di richiamo di persone, impatto, e mobilitazione di mezzi o strutture scenografiche, ci sembra doveroso tuttavia ravvisare come persista la stessa contraddizione sull’uso improprio delle spiagge e/o zone immediatamente attigue, soprattutto se ricadenti in aree protette, come in questo caso. Non siamo contro lo svolgimento di questa interessante manifestazione, e anzi le auguriamo il successo che merita, ma ci interroghiamo sull’opportunita’ di continuare a svolgerla nello scenario di Punta Penna, dove tutte le manifestazioni del genere dovrebbero avere un carattere episodico e, ovviamente, a minimo impatto ambientale.
Leggiamo dal sito del Dusk festival: ‘nel palcoscenico naturale della spiaggia di Punta Penna, con i piedi che affondano nella sabbia e le onde che ballano a ritmo, dove artisti di tutti i generi sono pronti a regalarvi emozioni uniche. Una fusione di arte in tutte le sue forme, come mezzo di integrazione, solidarietà e come strumento di valorizzazione di luoghi naturali e culturali: questo è il Dusk Festival’. Posto che siamo di fronte in tutta Italia a una preoccupante tendenza a portare eventi concertistici ovunque, anche in luoghi tutelati da vincoli europei, nazionali e regionali, facciamo presente che la Riserva di Punta Aderci non ha bisogno di (ancora) valorizzazione culturale in senso lato, ma semmai di essere lasciata un poco più in pace per poter assolvere alla sua funzione primaria di ecosistema, sito di protezione e riproduzione di specie viventi, anche a rischio estinzione. Come il Fratino, simbolo della Riserva, che da anni tuttavia la diserta come luogo riproduttivo probabilmente, a nostro avviso, anche per l’eccessivo disturbo antropico. La concausa iniziale dell’avanzamento dunale, a seguito della protezione, che occupò parte dell’ambiente per la nidificazione è da tempo risolta con l’aumento in larghezza e in lunghezza della stessa spiaggia, che ha ricreato le idonee condizioni geomorfologiche. Altre cause richiedererebbero lunghe disamine (questione parcheggi ad esempio), ma qui stiamo valutando un caso particolare e richiamando altri simili, come di seguito specificato.
In merito all’evento in questione ci chiediamo se siano state effettuate Valutazioni di Incidenza o se la Riserva si sia dotata di un regolamento interno che, in caso di simili manifestazioni, limiti l’occupazione del suolo a precisi e ben individuati spazi e/o il livello dei decibel previsti.
Rispetto alle passate edizioni il Dusk festival sembra oltretutto essersi legittimamente ampliato, impegnando due giorni, e aprendo al panorama di tutti i generi musicali, rispetto alla prima edizione che prevedeva una sola giornata di musica, prevalentemente acustica e, quindi, meno impattante, rispetto alle amplificazioni. Forse sarebbe il caso di ricordare agli organizzatori e ai gestori di Punta Aderci che un’area protetta non e’ il luogo più idoneo per un “festival” (a conferma ci sono le perplessità comunicateci da molti frequentatori della Riserva) e che oltre ai possibili danni o disturbi all’ecosistema, si diffonderebbe un messaggio culturale sbagliato, e fondamentalmente diseducativo, che banalizza il ruolo delle aree protette. Già quest’anno, come in precedenti anni, la riserva di Punta Aderci è stata teatro di un evento impattante per il luogo di partenza, proprio sulla spiaggia di Punta Penna con centinaia di runners : parliamo dell’Ecotrail, oltretutto svoltosi il 28 aprile, in pieno periodo di potenziale nidificazione del Fratino. Rammentiamo che in quell’occasione nessuna efficace misura di tutela di eventuali nidificazioni del Fratino (o tentativi di nidificazione) era stata messa in atto tanto con appositi interventi come, esempio, una ulteriore delimitazione con corde di fronte a quella già esistente e nonostante la disponibilità delle associazioni scriventi che qui riconfermiamo alla gestione della Riserva.
Ripetiamo, niente in contrario al Dusk Festival e a gare sportive, ma in luoghi e modi idonei, a maggior ragione se previsti nell’ambito di una riserva naturale. Del resto ci sono varie iniziative nella Riserva di Punta Aderci (ricordiamo Art in the Dunes) che, da anni, convivono con le finalità istitutive di una Riserva Naturale e l’adozione di un regolamento ad hoc non potrebbe che fare del bene a tutte. Se la Riserva di Punta Aderci ancora non lo ha quale migliore occasione del nuovo PAN, Piano di Assetto Naturalistico, in corso di redazione?”.
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