Poco più di due settimane. Meno giorni, più problemi. E con un conflitto, neanche tanto latente, tra Prefettura e Comune di Vasto. A 17 giorni dall’evento dell’estate, rimane un grosso punto interrogativo sulla tappa di Vasto Marina del Jova Beach Party.
Dopo l’intervista del prefetto di Chieti, Giacomo Barbato, al Tg3 Abruzzo, la bocciatura anche del secondo piano della sicurezza non sembra essere solo un timore, ma un’ipotesi concreta. Il primo era già stato cestinato con 8 pareri contrari su 13. Al secondo mancano le valutazioni degli uffici comunali, ha sottolineato il prefetto.
Così lo spettacolo clou del 2019 rischia di trasformarsi in un boomerang per Vasto: da strumento di rilancio dell’immagine turistica a magra figura. Il sindaco, Francesco Menna, nelle scorse settimane si era limitato a dire e ribadire che la responsabilità del piano sicurezza è dell’organizzazione dell’evento. Oggi, però, convoca una conferenza stampa in municipio per le 17.
Intanto, sul sito della Trident, la società che organizza il tour di Jovanotti, compare la scritta sold out vicino alla data di Vasto. Biglietti tutti venduti, circa 30mila, in base alle informazioni diffuse dalla stessa organizzazione dell’evento subito dopo lo stop all’originario piano sicurezza. Ma decine di migliaia di persone non sanno se il concerto di farà o no.
Nelle ore che separano le dichiarazioni rilasciate dal prefetto da quelle che il sindaco rilascerà oggi pomeriggio, si arroventa il clima politico. Nuovo affondo dei consiglieri comunali leghisti, Davide D’Alessandro e Alessandra Cappa: “Com’è possibile, dopo l’ultimo tentativo di svegliata da parte del Prefetto di due settimane fa, presentare un nuovo piano senza le doverose valutazioni degli uffici del Comune, mentre le carte acquisite dai carabinieri sono all’attenzione del procuratore Di Florio? Questo concerto, una cosa troppo grande per un’amministrazione troppo piccola, è diventato il marchio di fabbrica, il biglietto da visita in grado di screditare l’immagine di Vasto per decenni. Noi siamo stati i primi a esprimere dubbi sulla location, sulla data e, soprattutto, sul tema della sicurezza. Jovanotti deve venire a Vasto, ma senza mettere in discussione la vita di alcuno. Siamo stati etichettati come gufi” ma, attaccano D’Alessandro e Cappa, “lisciare il pelo a un sindaco inesistente non aiuta. Bisognerebbe aiutarlo svegliandolo dal lungo torpore che lo avvolge. Se non è in grado di sostenere la funzione, si faccia da parte”.
Intanto, la Trident, la società che organizza il tour di Jovanotti, comunica che è prevista una data aggiuntiva: sabato 21 settembre. Sarà la festa conclusiva del Jova Beach Party. La location è ancora da definire.
Il consigliere comunale Francesco Prospero (Fratelli d’Italia) chiede all’amministrazione Menna di proporre Vasto per ospitare l’ultimo concerto del cantautore toscano: “Quella del 21 settembre – scrive sul suo profilo Facebook – sarebbe una data perfetta, oserei dire “naturale” per la nostra Città. Non ci sarebbero problemi di traffico, di affollamento, di spazio sul nostro litorale e, conseguentemente, quelli relativi a Fosso Marino e alle vie di fuga. Inoltre sarebbe una data ideale per allungare la stagione turistica, in prossimità della nostra festa patronale”.
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