È l’attrice Anna Foglietta ad aprire il Festival del Cinema di Vasto nel cortile di palazzo d’Avalos. La rassegna, nata dalla sinergia tra Comune di Vasto e Fondazione Cinema per Roma, è curata dal regista Mario Sesti ed è intitolata “Notti italiane: il tocco femminile del cinema”. Anna Foglietta, dopo una passeggiata sulla loggia Amblingh in cui è rimasta affascinata dal golfo lunato ha fatto il suo ingresso nel cortile del palazzo marchesale al termine della proiezione di Green Book.
Sul palco, intervistata da Mario Sesti, ha parlato del suo percorso artisticoe e del personaggio interpretato in “Un giorno all’improvviso”, film poi proiettato al d’Avalos. “Questo personaggio è entrato dentro di me e mi ha mutata. Attraverso i personaggi che interpretiamo, impariamo delle cose importanti non solo come attori ma come esseri umani. Impariamo a conoscere l’animo umano”. Il suo è un lavoro che continuerà a fare “finchè ce la faccio. Lo amo quanto la mia vita, quanto i miei figli. Ha a che fare con la mia persona, con la mia anima”.
[ads_dx]E i tanti personaggi affrontati permettono “di declinare sempre in maniera diversa la professione dell’attore”. Riguardandosi sullo schermo Anna Foglietta è molto servera con se stessa. “C’è sempre qualcosa che non mi piace, qualche scena che, secondo me avrei potuto fare meglio”. Un processo naturale perchè “l’attore è il primo giudice di se stesso. Esserlo rappresenta una costante volontà di crescita”.
Nella sua carriera si rivela decisiva la parte umana. “Il nostro vissuto è la cosa più importante che abbiamo e a cui dobbiamo attingere per i nostri personaggi. Puoi avere tutta la tecnica del mondo ma, se non hai empatia e scambio tra te e ciò che hai attorno, diventi sterile”. Altrettanto importante è il rapporto con il pubblico. “Senza pubblico un attore non è niente“, dice Anna Foglietta. Da qui il suo grande amore per il teatro. “Fare teatro significa avere sempre scambio e ritorno di energia, di empatia. Quando salgo sul palco è come se volessi catturare l’energia di ogni singola persona”.
A Vasto Anna Foglietta è arrivata dal set di Roma in cui veste in panni di Nilde Iotti, ruolo importante che vedremo in tv in autunno. Da poco ha finito di girare l’ultimo film di Verdone. “Carlo Verdone è patrimonio di questo Paese. Una persona che davvero di fa credere ancora nel genere umano. Ha una generosità e un’umanità fuori dal comune”.
Sul palco sale anche il sindaco Francesco Menna che, nel ringraziare Mario Sesti, la Fondazione cinema per Roma, l’assessore al turismo Della Penna e gli uffici comunali, rende omaggio ad Anna Foglietta con la statua della Bagnante dando così il via ufficialmente al Festival del Cinema di Vasto. Nel pomeriggio Piero Villaggio, figlio di Paolo, aveva presentato il suo libro “Non mi sono fatto mancare niente”.