Il capogruppo di Insieme per Cupello, Camillo D’Amico, replica al comunicato di stamattina a firma di Azione Civile Abruzzo sulla situazione del Civeta [LEGGI].
“Intanto, utile sarebbe, firmarsi e metterci la faccia quando si formulano comunicati stampa così da capire chi c’è dietro a rappresentare talune posizioni soprattutto quando sono emessi in risposta a posizioni pubbliche altrui”.
“Restando al merito del suddetto comunicato ci si accusa che da settimane puntano il dito sul sequestro e la procura, affermando anche dopo il recente incendio che deve interessarsi e muoversi, quasi a voler intendere che finora sia rimasto totalmente inerte e passiva sulle sorti di Valle Cena, ha mai chiesto interlocuzione e provvedimenti al custode giudiziario?. Ci dicono, inoltre, che dobbiamo e dovevamo interloquire con il custode giudiziario che è in capo al vicesindaco di Cupello, Fernando Travaglini, allo scopo di ottenere quanto noi insistentemente chiediamo. Noi abbiamo prodotto atti amministrativi e non chiacchiere futili e inutili”.
“Abbiamo chiesto e ottenuto ben due consigli comunali allo scopo senza le quali l’argomento non avrebbe mai trovato ospitalità nella deputata sede istituzionale se ciò fosse dipeso dalla maggioranza di centrodestra che governa la nostra comunità. I consigli comunali si chiedono allegando alla richiesta una proposta di ordine del giorno”.
“L’ultimo, svolto lo scorso 5 luglio, pur emendato nella forma ma fermo nella sostanza è stato approvato all’unanimità; io, noi vogliamo parlare di atti amministrativi e non lasciare spazio all’infinito dibattito sul virtuale. L’insegnamento, la formazione politica e culturale della prima repubblica, che mai rinnego, per me restano elementi pilota nella mia azione politica, amministrativa e istituzionale”.
“In sintesi, vogliamo che la magistratura completi la sua rispettabile e doverosa indagine di merito e la chiuda al più presto ma chiediamo alla stessa di consentire la messa in sicurezza immediata della terza vasca sequestrata e, laddove possibile, di consentire il solo conferimento dei rifiuti del Vastese che, stando alla lettura integrale e attenta dei dispositivo del sequestro confrontato anche con dei legali di nostra fiducia, non siano tra quelli incriminati“.
“Tutto ciò nel rigoroso rispetto dell’ambiente e della salute pubblica, cui teniamo tantissimo e la primogenitura non intendiamo delegarla a nessuno, ma anche alla tutela dei livelli occupazionali e delle tasche dei cittadini che potranno trovarsi a sborsare gli onerosi costi aggiuntivi dovuti alla situazione di stallo che si è generata”.