La chiesa dei Santi Cosma e Damiano di Lentella, ieri, dopo 17 anni e mezzo, è stata riaperta al pubblico al termine degli interventi di restauro finanziati dal masterplan Abruzzo.
Una giornata attesa “che resterà nella storia della nostra comunità” (come sottolineerà il sindaco Carlo Moro), iniziata con la santa messa nella chiesa di Santa Maria Assunta celebrata da don Simone Calabria insieme al vescovo della diocesi di Chieti-Vasto, mons. Bruno Forte. Qui, nel lungo periodo di chiusura, hanno trovato ospitalità i Santi medici protettori del paese; l’edificio religioso a loro dedicato in piazza Garibaldi era stato chiuso nel gennaio 2002 a causa di alcune lesioni aggravatesi, poi, con il terremoto di San Giuliano di Puglia nell’ottobre dello stesso anno.
[ant_dx]Al termine della funzione religiosa, la statua dei Santi è stata portata in processione – aperta dalla confraternita del Santissimo Sacramento di Roccascalegna, che con Lentella condivide la devozione per i due protettori – fino alla loro ritrovata dimora tra la commozione generale dei fedeli assiepati in piazza. Dopo la benedizione, i lentellesi e non solo – tante le persone arrivate dagli altri centri del territorio e gli emigrati tornati per l’occasione – hanno potuto riscoprire la struttura rimessa a nuovo dallo studio tecnico Giovannelli e dalle imprese Coseam/Facciolini.
I lavori per 280mila euro (frutto della prima tranche dal piano della Regione Abruzzo e del ministero dei Beni culturali per la “valorizzazione delle opere sacre e delle Chiese abruzzesi” in favore del Comune che ha appaltato gli interventi) hanno riguardato il consolidamento statico, il rifacimento completo del tetto e del pavimento, la sostituzione del portone principale e di quello laterale, le vetrate, l’ingresso per i disabili, il rifacimento di una parte della gradinata esterna ecc.
Presenti per l’occasione il senatore Luciano D’Alfonso (presidente della regione all’epoca del finanziamento), i consiglieri regionali Manuele Marcovecchio e Silvio Paolucci, l’assessore provinciale Vincenzo Sputore, il cda della Sasi, il presidente dell’Anci Luciano Lapenna, alcuni sindaci del territorio, l’amministrazione comunale di Lentella, i precedenti sacerdoti della parrocchia lentellese (don Domenico Campitelli e don Luca Corazzari) e i carabinieri della stazione di Fresagrandinaria.
Nel proprio intervento, il primo cittadino ha ringraziato tutti gli enti e i soggetti che hanno permesso “di arrivare alla restituzione alla comunità di un bene del patrimonio storico lentellese” ripercorrendo le tappe del finanziamento a partire dalla telefonata dell’allora governatore D’Alfonso che gli annunciò l’accoglimento della richiesta. “L’evento che stiamo vivendo – ha continuato – celebra il compimento di un desiderio da lungo tempo coltivato. Una comunità religiosa e un intero popolo hanno aspettato con trepidazione, curiosa e legittima impazienza questo momento. Oggi vedere la statua dei Santi medici rientrare nella propria casa suscita un’emozione indescrivibile. Questa è la nostra storia, la storia dei lentellesi, dei nostri padri, dei nostri nonni e dei nostri bisnonni”.
Parole di elogio quelle del senatore nei confronti del sindaco Moro – “Qui dentro impariamo che siamo tutti fratelli, che siamo tutti figli di Dio e qui impariamo il valore della misericordia. In una piazza non basta la casa del potere comunale, il municipio, ma ci serve di fronte a tutela di quello che accade anche questo edificio. Il sindaco e gli impiegati comunali hanno fatto sì che il denaro pubblico non si perdesse, hanno avuto coraggio e il contrario della pigrizia. Qui c’è un sindaco che ha detto quel denaro pubblico io lo devo rendere guidato dalla moralità, deve accadere ciò che aspettiamo da 18 anni. Voi avete un progetto in comune, rendere bello abitare qui, tanti auguri a Lentella e grazie sindaco” – così come quelle del consigliere Marcovecchio: “Complimenti al sindaco perché da ex primo cittadino conosco le difficoltà per accedere a un finanziamento e arrivare fino in fondo”.
Nei vari interventi è stata espressa vicinanza all’Arma dopo l’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega a Roma.
La serata è poi proseguita con lo spettacolo di Stefano Masciarelli, mentre oggi, per la prima volta dopo 17 anni, si tornerà a celebrare una delle ricorrenze dedicate ai Santi Cosma e Damiano nella loro dimora.