Ottiene i domiciliari T.I.L., la 31enne barista rumena indagata, insieme ad altre sette persone, nell’inchiesta Street predators.
Nel blitz scattato all’alba del 15 luglio, i carabinieri, agli ordini del maggiore Amedeo Consales, hanno arrestato sei degli otto indagati, accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata a commettere furti nelle auto, indebito utilizzo di carte di pagamento e ricettazione. Tra questi anche la giovane che, nell’interrogatorio di garanzia, ha risposto alle domande del gip sostenento di non sapere nulla della presunta attività illecita contestata alle altre persone coinvolte e di aver semplicemente accettato il pagamento tramite carta.
Il Tribunale del Riesame dell’Aquila ha accolto il ricorso presentato dagli avvocati Alessandro Orlando di Vasto e Giuseppe Pietro Scarretta di Termoli, attenuando la misura restrittiva: la donna andrà ai domiciliari con braccialetto elettronico: “È caduta – spiega Orlando – nei confronti della nostra assistita l’ipotesi di associazione a delinquere. Ora ricorreremo alla Cassazione per chiedere la revoca della misura cautelare”.
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