Se n’è andato in punta di piedi. Proprio come amava definire lo stile della sua tv, che da Vasto, “in punta di piedi”, entrava nelle case d’Abruzzo, Molise e Puglia e che il parroco-editore riuscì a mandare in onda anche via satellite.
È morto don Stellerino D’Anniballe. Il 10 novembre prossimo avrebbe compiuto 90 anni. Sabato, alle 10, l’ultimo saluto nella sua chiesa di Sant’Antonio da Padova dove, nel primo pomeriggio di oggi, verrà allestita la camera ardente.
E’ stato lo storico parroco di San Pietro ed editore dell’emittente televisiva che da quella parrocchia prendeva il nome: Tele radio San Pietro, nota a tutti come Trsp. Una tv che don Stellerino ha usato come mezzo di evangelizzazione e di informazione. Un’avventura, quella del parroco-editore, iniziata più di quattro decenni fa: nell’ormai lontano 1978, quando iniziavano le trasmissioni di Radio San Pietro alla quale, nel 1985, si sarebbe affiancata la televisione, gestita da don Stellerino in prima persona fino al 2016, prima di passare la mano a un gruppo molisano, che l’ha trasferita al di là del Trigno.
67 ANNI DI SACERDOZIO – Ordinato sacerdote nel 1952, don Stellerino è stato vice parroco della cattedrale di San Giuseppe al fianco di don Felice Piccirilli. Poi fu incaricato, alla fine degli anni Cinquanta, di costituire la parrocchia di San Giovanni Bosco; quindi fu nominato parroco di San Pietro nel 1961, alla morte di un altro amatissimo sacerdote, don Romeo Rucci, nella delicata fase successiva all’abbattimento della chiesa dopo la frana del 1956 e al conseguente, definitivo trasferimento nella vicina chiesa di Sant’Antonio da Padova, da cui derivò la nuova denominazione di parrocchia di San Pietro in Sant’Antonio, in cui ogni anno, a gennaio, si poteva beneficiare dell’indulgenza plenaria.
Innumerevoli le sue iniziative, dai pellegrinaggi all’accoglienza di tante reliquie, dalla tradizionale Veglia Mariana, che si svolgeva ogni anno ad agosto nell’Arena comunale alle Grazie, fino al Giubileo della Misericordia. Fu il primo ad aprire un asilo all’Incoronata, nella zona nord di Vasto.
Anche negli anni della senilità e dei crescenti acciacchi, da cui più volte si è ripreso, ha continuato a indicare la strada ai fedeli, fino a quando ne ha avuto le forze. Da oggi c’è un vuoto nella chiesa di Sant’Antonio.