“La passione per la coltivazione dell’erba ha messo nei guai una tranquilla sessantenne di Torricella Peligna”, racconta il capitano Vincenzo Orlando, comandante della Compagnia dei carabinieri di Lanciano.
Nell’ambito delle indagini che i militari stanno conducendo da tempo per contrastare spaccio e consumo di stupefacenti, ai domiciliari è finita Anna Piccoli, ausiliaria specializzata nel settore sanitario.
“A seguito – spiega l’ufficiale – di alcune segnalazioni pervenute all’Arma locale da parte di diverse persone che avevano notato su un balcone del secondo piano di un palazzo alcune piante sospette, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, coordinati dal capitano Massimo Canale, hanno predisposto alcuni giorni di osservazioni presso lo stabile segnalato, nel centro della piccola e tranquilla cittadina del Medio Sangro. I militari in borghese, per alcuni giorni, fingendo di distribuire volantini pubblicitari presso le abitazioni, hanno avuto la possibilità di ben inquadrare l’obiettivo e la persona che vi dimorava e, dopo aver effettivamente accertato la presenza delle piante sospette, sebbene il balcone fosse stato opportunamente coperto, ieri pomeriggio decidevano di entrare in azione. All’interno dell’abitazione in questione, su due balconi diversi, i carabinieri hanno infatti rinvenuto 20 vasi contenenti piante di cannabis indica in fase di crescita dell’altezza di oltre un metro cadauna e, nella credenza della sala da pranzo, due sacchetti con 50 grammi di marjuana già essiccata e pronta all’uso ed un barattolo con 146 semi.
Estirpate e sequestrate, le piantine “saranno analizzate per la definizione del principio attivo Thc presente”.
Su disposizione del procuratore di Lanciano, Mirvana Di Serio, la donna è stata posta ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida. La sessantenne “ha affermato – riferisce Orlando in una nota – di essere appassionata di erba che utilizzava spesso per produrre decotti con finalità terapeutiche. Accertamenti in corso per stabilire eventuali coinvolgimenti di altre persone e la destinazione dello stupefacente”.
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