Respingono le accuse quattro degli otto indagati dell’operazione Street predators. Primi interrogatori di garanzia per le persone coinvolte, otto in tutto, nell’inchiesta con cui i carabinieri di Vasto, agli ordini del maggiore Amedeo Consales, ritengono di aver sgominato un’associazione a delinquere finalizzata a commettere i reati di furto aggravato, indebito utilizzo di carte di pagamento e ricettazione.
Sono assistiti dagli avvocati Alessandro Orlando, Raffaele Giacomucci, Massimiliano Baccalà, Isabella Mugoni, tutti e tre di Vasto, Giancarlo D’Angelo di Pescara e Pietro Giuseppe Sciarretta del foro di Larino. Negli interrogatori di ieri, due indagati, P.Z. e M.S., si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Altri quattro – B.F., B.R., B.V. e T.I.L. – hanno risposto alle domande del gip del Tribunale di Vasto, Italo Radoccia. “La titolare del bar di Vasto Marina – racconta l’avvocato Orlando – ha chiarito la sua posizione e sostenuto di non essere a conoscenza del fatto che i bancomat risultassero rubati. Si è solo limitata a riscuotere, visto che stare alla cassa rientra tra le sue mansioni. Io e il collega Sciarretta abbiamo già presentato istanza al Tribunale del Riesame dell’Aquila. L’udienza è fissata per il 25 luglio”.
Anche Baccalà, legale di B.V., sta predisponendo la documentazione da presentare aigiudici del capoluogo: “La depositerò domani”.
Domattina toccherà ai due indagati con obbligo di dimora, Z.G. e C.G., comparire dinanzi al giudice per le indagini preliminari.
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