Un inferno quello vissuto da una donna che per lungo tempo ha subito i maltrattamenti e le violenze dell’ex marito, un 34enne tunisino residente a San Salvo. L’uomo è stato arrestato qualche giorno fa dalla polizia di Vasto intervenuta su segnalazione del figlio della donna: la stava strattonando e trattenendo con la forza in un parcheggio di Vasto Marina. Gli agenti hanno trovato il bambino in strada in lacrime, impaurito.
“Il 12 luglio scorso – spiega una nota del commissario Fabio Capaldo – personale del commissariato Vasto ha tratto in arresto un giovane tunisino residente a San Salvo, perché responsabile di gravi maltrattamenti nei confronti dell’ex moglie, avvenuti sistematicamente in presenza del figlio minore. In particolare, nel corso della mattinata di venerdì scorso, il figlio della donna contattava il 113 e segnalava una violenta lite in un’abitazione di Vasto Marina, precisamente, in via Ragusa”.
“La pattuglia della squadra volante intervenuta notava un bambino vagare impaurito e in lacrime nelle vicinanze di un bar della zona, il quale riferiva agli agenti che il padre stava picchiando violentemente la sua mamma in un parcheggio adiacente. Gli operatori individuavano la coppia nei pressi del parcheggio della vecchia stazione, proprio mentre l’uomo stava strattonando e trattenendo con forza la giovane che presentava escoriazioni sulla fronte e sulle braccia”.
“Alla vista della Polizia l’uomo si alterava ulteriormente e, con fare minaccioso, urlava che stava solo discutendo con sua moglie. Nel frattempo, la sorella della vittima, terrorizzata, aveva telefonato alla polizia riferendo che, poco tempo prima, l’ex cognato aveva prima minacciato per telefono sua sorella, intimandole di tornare a casa e poi si era recato nella propria abitazione e, dopo aver distrutto i telefoni cellulari di lei e del bambino, l’aveva afferrata per i capelli e picchiata con calci e pugni trascinandola fuori”.
[ant_dx]“Considerato l’atteggiamento violento dell’uomo, sul posto interveniva in ausilio altro personale del commissariato. Dagli accertamenti esperiti emergeva che lo stesso risultava avere numerosi pregiudizi penali per i medesimi reati e che non aveva più la potestà sul minore. Quasi quotidianamente in passato aveva usato violenza nei confronti della giovane moglie. In alcune occasioni l’aveva legata nel letto e le aveva procurato delle bruciature sul viso e nelle parti intime. Spesso, dopo aver assunto alcolici o stupefacenti, aveva costretto la donna ad avere rapporti sessuali o, senza motivo, l’aveva cacciata di casa e costretta a passare la notte fuori dall’abitazione. Tutte le violenze subite, a cui aveva assistito il figlio minore, non erano mai state denunciate, né la donna aveva fatto ricorso a cure mediche per le gravi lesioni riportate, per paura di ritorsioni e temendo per la propria incolumità e per quella dei familiari”.
“Dopo quanto accaduto la donna ha finalmente sporto denuncia contro l’ex marito. Accompagnata al pronto soccorso per le lesioni riportate, è stata refertata con prognosi di 20 giorni. L’uomo, (A.M., di 34 anni, tunisino), veniva arrestato in quanto ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia aggravati, violenza sessuale, lesioni personali e danneggiamento. Al termine dell’udienza di convalida, all’uomo è stata applicata la custodia cautelare in carcere presso la casa circondariale di Vasto”.