La foce del fiume Feltrino, comune di San Vito Chietino e quella del canale “la Foce” nel Comune di Rocca San Giovanni, sono risultate fortemente inquinate come accaduto già nei due anni precedenti. Così come quella del Fiume Alento, anch’essa risultata fortemente inquinata come l’anno precedente, quando i nostri tecnici hanno iniziato a monitorarla.
È quanto emerge dai report di Goletta Verde sullo stato delle acque abruzzesi.
Gli altri cinque punti monitorati sono invece risultati con valori dentro i limiti di legge. Tra questi altre due foci, quella del fiume Vibrata e quella del Fiume Sinello, segno che non ci si può certo rassegnare a pensare che alcuni punti critici, solitamente non monitorati dagli Enti, siano inevitabilmente inquinati, ma piuttosto sia necessario spingere le amministrazioni a mettersi in rete e confrontarsi per migliorare la depurazione e la qualità dell’acqua dei fiumi che poi arrivano nel mare.
Un monitoraggio che, dopo le intense piogge del mese di maggio che hanno causato numerose criticità depurative lungo tutta la costa, ha risentito dell’improvviso cambio di temperature e delle condizioni meteorologiche avvenuto a metà giugno con l’arrivo dei tecnici di Legambiente.
“Con il nostro monitoraggio, – rileva Goletta Verde – è bene ribadirlo, non intendiamo rilasciare patenti di balneabilità, sostituendoci alle autorità competenti in materia di controlli e di balneazione ma, con ‘fotografie’ istantanee, portare all’ attenzione di amministratori e cittadini le criticità che minacciano la qualità e la salute dei nostri mari, affinché se ne individuino e risolvano le cause”.
È dunque questo il bilancio del monitoraggio svolto lungo le coste abruzzesi dall’equipe tecnica di Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane che in Abruzzo ha effettuato la sua settima e ottava tappa, prima a Pescara e poi a Vasto.
“È ora di dire basta ad ogni forma di alibi – dichiara Mattia Lolli portavoce della Goletta Verde – e intervenire in maniera decisa per porre fine a queste emergenze che causano danni all’economia, al turismo e soprattutto all’ambiente a partire dalla gestione delle acque reflue e al miglioramento del nostro sistema depurativo. Non va dimenticato che sono già quattro le procedure di infrazione comminate all’Italia dall’Ue con un nuovo deferimento alla Corte di Giustizia arrivato pochi mesi fa. Soldi che avremmo potuto spendere per progetti innovativi a tutela del mare. L’obiettivo del nostro viaggio – spiega Mattia Lolli, portavoce della Goletta Verde – è mantenere alta l’attenzione contro la mala [mar_dx] depurazione, le trivellazioni di petrolio, il cemento illegale e il marine litter. Crediamo siano questi i veri nemici del mare da fermare ad ogni costo, purtroppo ci sembra che l’attenzione del Governo, e spesso anche della amministrazioni locali, sia diretta su tutt’altro.”
“Una situazione quelle delle acque abruzzesi che conferma l’inversione di tendenza dello scorso anno, grazie anche ad investimenti consistenti nel sistema di depurazione – dichiara Giuseppe Di Marco, presidente Legambiente Abruzzo – l’importante è continuare in questa direzione ed accelerare sugli interventi in corso. In particolare, deve essere riversata una forte attenzione sulle criticità di alcuni punti della Costa dei Trabocchi che comunque quest’anno guadagna le Tre Vele della guida Blu, a testimonianza di un impegno sempre più crescente di tutti gli attori del territorio.”