Vasto come Bologna. Via Santa Maria come via D’Azeglio. Se la città felsinea ha dedicato le luminarie natalizie a Lucio Dalla e alla sua celebre canzone L’anno che verrà, la città abruzzese rivolge ai suoi emigranti nel mondo il canto popolare che racconta la nostalgia di un emigrante: Uaste belle terra d’eure (Vasto bella, terra d’oro). Da stasera, i primi versi del brano di Francesco Paolo Votinelli illuminano via Santa Maria, nel cuore del borgo antico.
L’accensione delle luminarie serve a festeggiatre il trentesimo anniversario del gemellaggio Vasto-Perth. Era il 1989, quando le due città strinsero ufficialmente amicizia in nome di quella comunità vastese composta da migliaia di emigranti – che fuggirono dalla miseria trovando lavoro in uno dei luoghi più lontani del mondo – e dai loro discendenti.
Danno il via alle celebrazioni il saluto del sindaco, Francesco Menna, e del presidente dell’associazione Pro emigranti abruzzesi nel mondo, Gianni Petroro, figlio di Silvio Petroro, che fu anima e ideatore di questo gemellaggio. Le canzoni del Coro polifonico Histonium, diretto dal maestro Luigi Di Tullio, risuonano nel centro storico di Vasto: non può mancare un’interpretazione a più voci di Uaste belle terra d’eure.
Video pubblicato sulla pagina Facebook del Comune di Vasto: