“Improvvida”. Così Stefano Taglioli, coordinatore del Gruppo Fratino Vasto, e i coordinatori regionali dell’organizzazione naturalista, Fabiola Carusi e Stefano De Ritis, definiscono la gestione delle aree destinate al concerto di Jovanotti sulla spiaggia di Vasto Marina e di quelle su cui, di conseguenza, è stato spostato il luna park estivo.
“Riteniamo – scrivono in una nota – come già detto in tempi non sospetti che, al netto dell’uso improprio delle spiagge (non solo in questo caso, ovvio), la tappa abruzzese e vastese del Jovabeach poteva e doveva essere tranquilla dal punto di vista naturalistico. Questo per data (17 agosto, quindi lontana da nidificazione fratino) e luogo iniziale previsto in area eventi del Piano del demanio marittimo.
La gestione delle varie problematiche da parte del Comune di Vasto è stata a dire poco improvvida come, esempio, lo sciagurato spostamento del luna park che ha provocato l’aratura, prima dei tempi concordati, su area di nidificazione del Fratino e/o l’avere colpevolmente ignorato le nostre osservazioni alla Vinca”, la Valutazione di incidenza ambientale, “su Fosso Marino e sul mancato coinvolgimento (per ora) dello staff della Riserva Marina di Vasto.
Stando l’attuale impasse, non solo naturalistico, ci appare impresa veramente ardua che lo stesso Comune trovi soluzioni efficaci per coniugare fra loro e al meglio, sotto tutti i punti di vista, le varie esigenze”.
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