Dopo l’ambiente, la sicurezza. Ogni settimana una polemica (spesso politica) o un problema da risolvere per l’organizzazione della tappa di Vasto del Jova Beach Party: il concerto di Jovanotti, in programma il 17 agosto sulla spiaggia di Vasto Marina.
Ieri, a Chieti, si è tenuto un vertice in Prefettura per fare il punto della situazione sulle misure di sicurezza da adottare per fare in modo che l’evento clou dell’estate vastese 2019 si svolga nella massima tranquillità. Previsti 40mila spettatori allo spettacolo del cantautore toscano. All’incontro, convocato dal prefetto di Chieti, Giacomo Barbato, hanno partecipato i vertici di forze dell’ordine e vigili del fuoco, il sindaco di Vasto, Francesco Menna, e l’assessore alla Polizia locale, Luigi Marcello.
Oggi è il quotidiano Il Centro, in un articolo firmato da Gianluca Lettieri, a riferire dei problemi emersi nella riunione: “Come prima cosa, il documento non appare aderente al reale stato dei luoghi, perché – scrive il quotidiano – non tiene conto della presenza del pontile e del vicino Fosso Marino”. Inoltre, “ulteriori carenze sono emerse in merito alle vie di fuga e all’illuminazione della zona in cui è previsto il concerto”. Altra questione sarebbe quella della chiusura di un tratto di statale 16, quello compreso tra gli svincoli autostradali di Vasto Nord e Vasto Sud, il 17 agosto, nel periodo più affollato dell’estate. Negli anni scorsi, lo stop al traffico era stato sperimentato, ma a luglio, in occasione degli spettacoli delle Frecce Tricolori del 2013, 2015 e 2017.
Davide D’Alessandro e Alessandra Cappa, consiglieri comunali della Lega, tornano all’attacco: “Il concerto di Jovanotti è tornato a rischio, non per colpa del bravo artista, ma per l’insipienza dell’amministrazione Menna”, scrivono in un comunicato i due rappresentanti del Carroccio, secondo cui “anche un bambino avrebbe capito che il centro abitato di Vasto Marina non è un luogo sicuro per concentrare 40mila persone”. E presentano un’interrogazione al sindaco, cui chiedono: “A chi è stato affidato questo irricevibile (nei fatti) piano di (in)sicurezza, sulla base di quali competenze e quanto è stato pagato? Quanti altri denari pubblici, e in che modo, sono stati utilizzati per un evento privato a pagamento?”.
Zonalocale contatta gli amministratori comunali. Col sindaco impegnato (“in una riunione a San Salvo”, dice l’assessore Luigi Marcello), l’assessore al Turismo, Carlo Della Penna, precisa che “il piano della sicurezza non è stato redatto dal Comune. Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ha evidenziato delle necessità di cui dovranno tenere conto il tecnico e la produzione”. L’assessore Marcello, che ha partecipato al vertice in Prefettura, non rilascia dichiarazioni: “L’interlocutore del prefetto è il sindaco. Non voglio scavalvare il sindaco”. E preannuncia un comunicato stampa dell’amministrazione comunale.