Ieri, i componenti del gruppo consigliare di opposizione di Insieme per Cupello hanno ufficialmente chiesto al Gip del Tribunale di Vasto il “parziale dissequestro” della terza vasca del Civeta gestita dalla Cupello Ambiente. A spiegarlo in una nota sono i tre consiglieri Camillo D’Amico, Angelo Pollutri e Marco Antenucci.
“Ieri – dicono – abbiamo depositato alla segreteria del Giudice per le Indagini Preliminari di Vasto la formale istanza tesa ad ottenere il parziale dissequestro della terza vasca di servizio al consorzio intercomunale Civeta di Cupello. Lo abbiamo fatto per spirito di coerenza con le chiare e storiche posizioni di merito di sempre, perché ci sono dalla nostra ragioni di natura politica e istituzionale, buone e ragionevoli argomentazioni di natura legale e giuridica. Confidiamo nella dovuta attenzione il Gip vorrà riservare alla nostra istanza e che deve procedere con serenità nelle indagini avviate le quali vorremmo concluse al più presto. Denunciamo ancora una volta il totale e silente immobilismo dell’ex sindaco Manuele Marcovecchio, ora consigliere regionale di maggioranza in Abruzzo, e dell’attuale postasi in assoluta continuità nel non aver fatto sostanzialmente nulla per dare un indirizzo concreto per uscire dalla triste situazione in cui s’è trovato il territorio dopo il sequestro della terza vasca da parte dei Noe su disposizione della stessa Procura della Repubblica di Vasto. Rimarchiamo il fatto che la tutela dell’ambiente e della Salute è argomento e preoccupazione di tutti e non esclusiva di nessuno e ribadiamo che la difesa dei livelli occupazionali, dell’operatività corrente e futura del Civeta debba rappresentare un valido presupposto di sviluppo dove il rifiuto sia una risorsa e non un problema. Le istituzioni e la politica del territorio marcino unite nel difendere un impianto oggi messo seriamente in pericolo vero sulla piena e potenziale operatività futura per concreti interessi che guardano altrove”.