“Sì, sono del Vastese, ma guai ad avere campanilismi, sarebbe la fine di un ente che deve pensare allo sviluppo del territorio e non degli orticelli”. L’unione è la parola-chiave che segnerà il mandato da presidente della Camera di Commercio Chieti-Pescara di Gennaro Strever.
Data importante quella di oggi per l’imprenditore sansalvese che alle 16 sarà eletto durante l’assemblea del consiglio camerale. Un percorso iniziato mesi fa con la proposta del suo nome da parte di Confindustria e che ha trovato via via l’appoggio delle altre sigle che siedono in consiglio. Tre gli scrutini previsti questo pomeriggio: ai primi due serviranno i due terzi dei 33 voti a disposizione, all’ultimo basterà la maggioranza semplice. La pratica, secondo i pronostici, dovrebbe risolversi senza arrivare alla terza votazione suggellando così non solo l’unione dei territori, ma anche delle varie anime della Camera di Commercio.
[ant_dx]70 anni, Strever sarà chiamato a raccogliere le eredità lasciate da Mauro Angelucci dimessosi nel febbraio scorso a circa un anno dall’elezione e, ancora prima, dal pescarese Daniele Becci scomparso una settimana dopo l’elezione a causa di un malore nel gennaio 2018 a 63 anni.
Il nome “Strever” e delle sue aziende ricorre in molte grandi opere del Centro-Sud. La sua storia imprenditoriale inizia negli anni ’70 dopo una breve esperienza in Svizzera da operaio e il lavoro in giro per il mondo nei cantieri della Saipem (estrazione gas e petrolio in giro per il mondo) che gli consentirà di acquisire approfondite conoscenze sugli impianti industriali. Nel 1972 fonda la sua prima ditta che porterà il proprio nome e parteciperà alla costruzione della Fiat di Termoli. È solo l’inizio di una carriera (di lì a poco nascerà la SM Sud) che lo porterà a cavalcare la metanizzazione del Meridione con altri imprenditori del settore come Dino Di Vincenzo.
In questo campo negli anni 2000 realizza la turbogas di Gissi (centrale termoelettrica oggi di proprietà della A2A nei confronti della quale all’epoca non mancarono contestazioni da parte di alcuni amministratori locali e associazioni), fonda in seguito la Metamer (che distribuisce gas e luce) e la Strever Costruzioni con la quale partecipa ai lavori della ricostruzione dell’Aquila.
“Innanzitutto aspettiamo l’ufficialità – dice a zonalocale.it – Io sono stato prescelto, non mi sono candidato. Per mezzo secolo ho pensato solo alle mie aziende, a crearle e gestirle. La vita mi ha dato tanto, penso che ora posso anche dedicare per un periodo al bene comune delle imprese del territorio. Le mie aziende sono ormai strutturate, io sono ancora al vertice e ci rimango ma sono nelle condizioni di poter delegare gran parte delle attività di famiglia perché l’organizzazione me lo consente”.
Come detto, l’unione torna più volte nelle sue parole: “Siamo talmente integrati che parlare di due territori sarebbe un peccato. Dobbiamo considerarci un unico territorio e, magari, un domani anche un’unica provincia. Tutto l’Abruzzo in fin dei conti è grande quanto un quartiere di Roma, se non ci uniamo non conteremo nulla perché siamo pochi. L’unione, ce l’ha insegnato la storia, fa la forza”.
Infine, un pensiero a chi ha fatto il suo nome: “Visto che i colleghi di Confindustria e gli altri amici che compongono la Camera sono stati così generosi a riconoscermi delle qualità imprenditoriali, io non posso che ringraziare loro tutti e accettare. Con questo spirito mi accingo a ricoprire la carica”.