Di cosa parliamo – Mai risolto, il problema rifiuti nel Vastese rischia di diventare emergenza. Nei giorni scorsi la notizia, pubblicata da Zonalocale [LEGGI], dello stop del trasporto dell’immondizia a Sulmona. L’estate inizia nel modo peggiore: non si sa dove andare a scaricare il pattume. Ieri il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha nominato il nuovo commissario straordinario del Civeta (il consorzio intercomunale del Vastese per l’ecologia e la tutela dell’ambiente, che gestisce l’impianto di riciclaggio di Cupello): l’avvocato lancianese Sergio De Vincentiis. Il clima politico torna a farsi rovente.
VASTO – “La gestione di questa problematica è stata svenduta a Lanciano”. Insieme per Cupello attacca l’amministrazione comunale e il consigliere regionale Manuele Marcovecchio. Lo fa in una conferenza stampa tenuta stamani a Vasto dalla coordinatrice del comitato di garanzia della lista civica, Graziella Costantini, e dai consiglieri comunali Camillo D’Amico (candidato sindaco alle elezioni del 26 maggio scorso), Angelo Pollutri e Marco Antenucci.
Secondo Costantini, “è un’emergenza ambientale e politica. Dopo la comunicazione della drastica riduzione dei conferimenti a Sulmona, non c’è stata nessuna risposta dal Comune, né dalla Regione, che si è limitata a nominare un nuovo commissario. Ci batteremo per la tutela dell’ambiente e dei posti di lavoro. È la nostra risposta a chi ci ha definiti il partito del Civeta”. Questa vicenda causerà, secondo la coordinatrice, “un aumento della tassa a carico dei cittadini, che pagheranno le colpe di tutti”.
“Nei prossimi mesi – prevede D’Amico – avremo un aumento fortissimo della Tari. Viene da pensare che chi ha deciso di tacere sia interessato e complice. Un’interesse a diminuire l’occupazione e favorire i territori viciniori. È la politica regionale del centrodestra, che vuole colonizzare il territorio. Ora Marcovecchio”, sindaco di Cupello fino a maggio, da quando è stato eletto consigliere regionale nella lista della Lega, “non può nascondersi, perché è presidente della Commissione Ambiente del Consiglio regionale. Su questa vicenda, la maggioranza che sostiene l’amministrazione comunale di Cupello non può delegare a Marcovecchio e soci, ma deve riprendersi il ruolo che compete al Comune”.
Marco Antenucci punta il dito contro la passata amministrazione e quella scaturita dalle urne, che si pone in continuità con la precedente: “L’amministrazione uscente e quella in carica hanno abbandonato questo polo tecnologico, portandolo a una probabile emergenza rifiuti, che potrebbe causare ripercussioni di carattere occupazionale. È necessaria la messa in sicurezza dell’invaso della terza discarica. In Consiglio comunale abbiamo avanzato delle proposte, che sono state derise e schernite da amministrazione e maggioranza. Il nostro gruppo ha espresso la volontà di collaborare sempre nel rispetto delle procedure avviate dalla Procura di Vasto. Abbiamo proposto un tavolo tecnico per chiedere o il dissequestro parziale della vasca, o l’individuazione di un sito alternativo”.
“Questa conferenza stampa – sottolinea Pollutri – è finalizzata a sensibilizzare un intero territorio, in cui non abbiamo solo il Tribunale e l’ospedale. La Bandiera blu di cui si fanno vanto le località costiere premia la gestione dell’acqua e del territorio. C’è poco da sbandierare, se un terzo del ciclo dei rifiuti è stato interrotto. Significa che parte dei rifiuti non viene lavorata, quindi, soprattutto in questo periodo caldo, è una gestione scorretta dal punto di vista ambientale”. Poi la frecciata contro Marcovecchio: “Se a qualcuno viene data l’opportunità di rappresentare il territorio, questo qualcuno deve farsi carico di tutti i problemi del territorio stesso. Ci si occupa della legge sui trabocchi e di altro, ma non si trova il tempo per i problemi di casa nostra. La gestione di questa problematica è stata svenduta a Lanciano. Il Vastese si è impoverito anche nella ricchezza che deriva dalla monnezza. Il centrosinistra non ha mai permesso a Lanciano di gestire neanche un etto dei rifiuti del Vastese; vorrei vedere se un vastese fosse commissario di Ecolan… Il Civeta è commissariato da anni per l’irresponsabilità della politica locale. Si chiude un pezzo del ciclo di lavorazione, quindi gli addetti in esubero”, su 38 complessivi, “rischiano di andare in cassa integrazione o, addirittura, in mobilità. Il consigliere regionale faccia il consigliere regionale. Si è dimostrata più forte la politica frentana nell’assoluto silenzio della politica regionale di questo territorio”. Di qui l’appello a nominare “un commissario di questo stesso territorio, o rimettere in piedi il consiglio d’amministrazione. Lanciano vuole un impianto come quello di Cupello”.
“La politica territoriale – afferma D’Amico – non si assume la responsabilità di fare una sintesi politica. Il Comune di Cupello deve fare sintesi e recuperare il suo ruolo insieme a Vasto e agli altri Comuni. Dal precedente e dall’attuale sindaco non abbiamo avuto risposte, ma solo sberleffi social”.