Un solo vero e proprio evento di richiamo in tutta l’estate che lascia con l’amaro in bocca i membri dell’associazione Io C’Entro di San Salvo. La speranza era quella di vedere il centro storico sansalvese ripopolato almeno durante l’estate per riuscire a guadagnare qualcosa in più per controbilanciare i mesi più difficili (quelli invernali soprattutto) quando quelle strade sono deserte, ma il calendario estivo è concentrato soprattutto alla marina [LEGGI].
TRASFERIMENTO ALLA MARINA – La virata decisa verso la località balneare d’altronde non è stata nascosta dal sindaco Tiziana Magnacca e da Tonino Marcello durante la presentazione degli eventi di qualche giorno fa: “Abbiamo fatto la scelta di puntare più sulla marina perché negli ultimi anni sono nate tante attività, molte delle quali da parte di giovani, i numeri delle passate stagioni ci hanno dato sempre ragione” [LEGGI].
In centro, il 9 luglio, ci saranno i Sud Sound System (per loro sarà la terza volta a San Salvo) in piazza San Vitale, poi, le altre date sono presentazioni di libri (tra queste la finale del Premio letterario), rappresentazioni teatrali ecc. che, si teme, non garantiranno un flusso di pubblico in grado di dare respiro alle attività. Il 25 agosto ci sarà la finale del Prodotto Topico, ma per la natura gastronomica dell’evento le attività di ristorazione non potranno contare su questa data.
[ant_dx]L’evento clou che negli anni passati ha portato migliaia di persone tra le strade del centro è stato Nottambula che, dopo un anno di pausa, tornerà, ma al mare il 13 agosto. Gli altri due nomi di richiamo, PFM e Cristina D’Avena? Sempre al mare in piazzale Cristoforo Colombo così come il concerto rock di Golinelli, Burns, Hunt, le tre date del Reggae Summer Festival (che nel 2016 si tenne per due sere in piazza San Vitale) l’Rds Play on Tour che per la sua natura si terrà in spiaggia.
LA SCOMPARSA DEGLI EVENTI – Dal calendario 2019 sono scomparsi anche i pochi eventi che negli anni scorsi avevano ottenuto un buon successo, come l’apprezzata data settembrina di Bambini in Centro, arrivata alla seconda edizione e organizzata dall’associazione Io C’Entro; 27 gli stand presenti l’anno scorso con circa 2mila presenze.
“Dopo le prime due edizioni – dicono gli organizzatori – Non avevamo più la forza economica e fisica per riproporlo. Ci saremmo aspettati che il Comune prendesse in mano l’iniziativa per portarla avanti. Noi non facciamo gli organizzatori e lo sforzo profuso per mettere in piedi simili eventi lo dobbiamo togliere alle nostre attività”. Stesso discorso per In Fermento, festival della birra artigianale e della musica indipendente alla quale era associata la Notte dei Saldi.
Andando a ritroso negli anni, la scomparsa degli eventi dal centro storico salta subito all’occhio: La festa del ritorno e del benvenuto, Hobbisti in fiera, la Festa del dialetto sansalvese, la Festa dello sport, le Fiabe in villa, le feste di quartiere che toccavano più punti della città senza dimenticare Moda sotto le stelle, Miss Over e i giochi gonfiabili in piazza Papa Giovanni XXIII e concerti di gruppi locali che almeno non lasciavano nel silenzio le due piazze principali della città che non possono contare sul passeggio estivo della marina.
Al di là dei singoli eventi di più o meno successo, le lamentele dei commercianti trovano conferma nei numeri: quest’anno gli eventi sul cartellone localizzati in centro sono 35 rispetto ai 69 della marina (il calo è drastico anche nel numero complessivo degli appuntamenti). Un disequilibrio che negli anni scorsi è stato anche maggiore. Nel 2018, 38 in centro e ben 102 date alla marina; nel 2017, 32 in centro e 109 giù. Per trovare un certo livellamento bisogna scendere alle annate 2016 (89-97), 2015 (57-85) e 2014 (72-97).
ATTIVITÀ A RISCHIO – Amareggiati – è dir poco – i titolari di attività riuniti in Io C’Entro. L’associazione fu presentata solo due anni fa non senza parole di elogio e sostegno da parte dell’amministrazione comunale [LEGGI] e oggi si trova a dover fare i conti solo con le proprie forze.
“Quella del centro storico – dicono – sembra un’emorragia che non si riesce a fermare. Con i nostri eventi abbiamo dimostrato che quando ci sono le condizioni economiche e pratiche riusciamo realizzare qualcosa di buono. Ora il Comune non finanzia più gli eventi e noi, da soli, non riusciamo a farli; non possiamo neanche chiedere ogni anno sponsorizzazioni alle altre attività. Qui ormai c’è rassegnazione, ci dicano quale futuro hanno in mente per il centro. Al di là dei numeri, è importante la qualità degli eventi. Sud Sound System a parte, non ci sono altre date importanti. Non vogliamo meno eventi alla marina, sia chiaro, ma un aiuto anche pratico”.
E qual è il rischio di questa politica marinocentrica? “Aspettiamo l’estate per mettere in cassa qualcosa di più per restare aperti durante tutto l’anno, così tutto diventa più difficile”.