Per il quinto anno il Coro polifonico Stella Maris ha regalato emozioni a chi, nel giorno del solstizio d’estate, ha scelto di ammirare il sorgere del sole nel giorno più lungo dell’anno dalla piana di Punta Penna. Il concerto all’alba è un appuntamento che ha conquistato i cuori dei vastesi – e non solo – con una formula collaudata che unisce musica, canto e danza attraversando virtualmente i secoli. Alla luce dei bracieri e delle fiaccole, quando il sole è ancora nascosto dal mare, vengono intonati i canti della tradizione medievale, accompagnati da strumenti antichi.
L’intensità del concerto cresce con il levare del sole, con i canti in latino e in spagnolo che ripercorrono gli antichi riti della luce che, in antichità, si ripetevano in questo giorno con funzione benaugurale. C’è anche un’incursione nell’epoca rinascimentale con la danza ammirata da tutti i partecipanti. Poi, come da tradizione, il concerto all’alba ha la sua chiusura nella chiesa della Madonna di Pennaluce dove i coristi diretti da Paola Stivaletta hanno interpretato canti di Laudaro di Cortona e di autori contemporanei.
Lunghi applausi hanno sottolineato la bravura del Coro Stella Maris che, anche in questa edizione del concerto, ha donato un’ora di musica come atto di augurio per l’inizio dell’estate. E, a fine concerto, la tradizionale colazione offerta dai coristi – con la collaborazione dei loro familiari – prima di iniziare la giornata e…l’estate.
La diretta del concerto all’alba