Il borgo di Furci si è acceso grazie allo spettacolo itinerante realizzato da tutti gli alunni delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria del locale plesso scolastico. Sotto la sapiente regia delle loro insegnanti, gli alunni hanno guidato i numerosi spettatori lungo le vie del borgo fortificato attraverso le scene più significative dell’Inferno dantesco rivisitate in chiave ironica.
Dalla selva oscura nella pineta comunale si è passati attraverso l’antica porta d’ingresso al borgo accanto al torrione medievale, divenuta per l’occasione la disperante porta d’ingresso dell’Inferno. Il corteo si è snodato poi lungo via Cesare Battisti, dove il traghettatore Caronte ha accolto Dante e Virgilio sulla sua speciale imbarcazione: un pedalò. E ancora le cantine del centro storico, riaperte per l’evento, ad ospitare altre scene fino all’incontro con Ulisse nel Quarto da Piedi, il quartiere che si apre sulla bellissima vallata del Treste. Da qui il corteo itinerante si è spostato davanti la casa natia del Beato Angelo, dove i tanti piccoli diavoletti hanno cantato le canzoni finali in stile musical davanti al pubblico assiepato sulla scalinata che per l’occasione si è trasformata in un teatro naturale.
Applausi e ringraziamenti finali delle docenti Lucia Savino e Francesca Santilli, della dirigente, Aida Marrone, e del sindaco, Angelo Marchione, a cui gli alunni hanno donato un plastico del torrione medievale con annesso l’ex municipio del paese. Proprio all’interno dell’arco che congiunge i due edifici storici sono state installate in maniera permanente le tegole dipinte dai bambini e ragazzi di Furci, che in questo modo hanno voluto mettere il loro apprendimento al servizio della comunità, portando a pieno compimento le finalità del progetto di Service Learning.
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