Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Pietro Smargiassi ha presentato un’interpellanza sull’incendio che il 2 giugno ha interessato una porzione della discarica gestita dalla Cupello Ambiente sotto sequestro. L’invaso conosciuto come “terza vasca” del Civeta è stato colpito da altri due roghi un anno fa. Le telecamere che avrebbero dovuto garantire maggiore sicurezza (soprattutto ora che nell’impianto sono in corso le indagini dei Noe di Pescara per conto della procura vastese) non sono attive, come emerso di recente [LEGGI].
L’interpellanza dell’esponente pentastellato punta proprio sulle misure di sicurezza, sulle cause dell’incendio e sulle sostanze rilasciate nell’aria quella mattina. Nella scorsa legislatura, dopo i precedenti casi, non ebbe risposta, chissà se le otterrà ora.
“Nella scorsa legislatura avevo depositato un’interpellanza per avere delucidazioni circa i risultati dell’Arta, relativi alla salubrità dell’aria, dopo gli incendi che avevano interessato la discarica l’11 ed il 13 giugno 2018. Avevo anche chiesto di conoscere quali misure di sicurezza e video sorveglianza fossero presenti nella discarica prima degli incendi. Non avendo avuto risposta dal passato governo regionale, ho inteso investire della problematica il nuovo esecutivo, anche alla luce del nuovo incendio di domenica scorsa. Voglio comprendere in particolare se si sia dato seguito alle prescrizioni impartite per incrementare la sicurezza del sito, visto che a distanza di meno di un anno ci ritroviamo nuovamente a dover affrontare gli effetti di un incendio, la cui natura potrebbe anche non essere dovuta a cause naturali. Vorrei anche sapere quali sostanze si sono propagate nell’aria e se le stesse siano nocive per gli abitanti di quel territorio. Spero al più presto di avere soddisfazione a quelle che sono legittime richieste non solo del scritto ma anche e soprattutto di intere comunità che vivono nei pressi della discarica di Valle Cena”.