“Una città ostaggio della pista ciclabile di Via del Mare, nata sulla scorta di altre esigenze (di riqualificazione urbanistica, miglioramento e potenziamento dell’illuminazione pubblica, rifacimento dei marciapiedi e dell’asfalto) e non per rispondere al vero, sano e necessario bisogno di una mobilità alternativa, che alternativa non può essere se il circuito rimane fine a se stesso, monco e completamente scollegato dal resto della città al di là dell’agognato, tardivo e tanto sbandierato collaudo tecnico amministrativo”. Paolo Bomba ed Angelo Palmieri, consiglieri comunali del gruppo “Nuova Lanciano”, intervengono ancora una volta sulla questione della pista di via del mare/via Panoramica, anche a seguito delle recenti polemiche che hanno interessato lo smantellamento del campo di calcio Esposito all’interno del nascituro “Parco Pino Valente”, nell’area di Villa delle Rose.
“Si ha la netta sensazione che questa amministrazione abbia ormai adottato come metodo quello di abbozzare dei progetti, sbandierandoli ai quattro venti come la soluzione a tutte le criticità della città, salvo, poi, fare i conti con la concreta realtà delle situazioni e virare verso progetti sconclusionati. – rimarcano i consiglieri di Nuova Lanciano – Una visione così appannata della pianificazione cittadina, si vedano ad esempio i casi della ZTL, di via Del Mare e del Parco Valente, non può che produrre pessimi progetti, seppur animati da intenti nobili. Difatti, molti progetti hanno subito delle sostanziali modifiche senza dare la possibilità ai cittadini di pronunciarsi in merito. Per esempio, la prima stesura del progetto di Parco di Villa delle Rose prevedeva il mantenimento del campo da calcio Esposito: perché, invece, – si chiedono – adesso si decide di smantellarlo? Stessa cosa dicasi per la pista di via del Mare: basta confrontare i primi disegni del progetto con quello che, poi, è stato effettivamente realizzato. Ed in tutto questo i cittadini sono sistematicamente ignorati, nonostante le petizioni che hanno accompagnato questo scellerato progetto prima, durante e dopo i lavori. Così come sono ignorati i numerosi fruitori del campo di calcio Esposito”.
“Possibile che su un’area di ben 60mila metri quadri non sia stato possibile prevedere un campo di calcio? – chiedono i consiglieri Bomba e Palmieri – Possibile che i soldi pubblici vengano impiegati per smantellare una struttura attiva, funzionale e centrale come il campo Esposito senza prima prevedere una valida alternativa? Prima si smantella e poi, forse, si ricostruisce altrove. E nel frattempo cosa si [mar_dx] risponde a famiglie, sportivi e associazioni? Di utilizzare un altro campo, in un’altra zona della città che, nel migliore dei casi, è già abbondantemente occupato da altre attività”.
“Come cittadini e amministratori (seppur dai banchi dell’opposizione) innamorati della propria città non possiamo più concepire che l’improvvisazione, l’arroganza e la scarsa visione d’insieme abbiano la meglio sui bisogni dei cittadini e sulla pianificazione della città. Ribadiamo – sottolineano – con forza di non essere contrari alle piste ciclabili, anzi, ma siamo fortemente in disaccordo con una pianificazione cieca e slegata dal contesto urbanistico e sociale. A questo punto torniamo a chiedere con forza quale sarà il destino di viale Cappuccini, area anch’essa nelle “mire” di una sregolata e disordinata “passione green” e dove si prevede di reiterare l’errore di via Del Mare. Lo chiediamo ora, in tempi non sospetti, – concludono Bomba e Palmieri – prima che sia troppo tardi e che si intercettino finanziamenti che stravolgano per sempre uno dei quartieri più belli e più popolosi della città: sindaco Pupillo, cosa intende fare per viale Cappuccini?”.