Il prossimo 24 settembre scadrà l’anno di cassa integrazione straordinaria alla Pilkington e gli esuberi non saranno più tutelati dagli ammotizzatori sociali, per questo, il giorno dopo, sarà avviata la procedura di licenziamento collettivo.
È tempo di bilanci nell’azienda giapponese che a San Salvo occupa 2mila persone (alle quali se ne aggiungono altre 500 circa degli stabilimenti di Primo e Bravo) e i prossimi mesi tornano a preoccupare i sindacati. Ieri, azienda e rappresentanti dei lavoratori si sono incontrati per fare il punto sull’attuazione del piano industriale firmato un anno fa.
Il programma di investimenti va avanti, gli effetti positivi si vedranno con le nuove lavorazioni a regime, ma su tutto aleggia il mercato auto ancora in rosso.
[ant_dx]55 ESUBERI – Il programma di rilancio approvato l’anno scorso è riuscito a ridurre gli esuberi che tempo fa si attestavano intorno alle 200 unità (tra le varie misure che si possono citare c’è il trasferimento di alcune lavorazioni dalla Polonia a San Salvo, LEGGI). Ora ne sono 55 e per loro a settembre (la cassa integrazione scadrà il 24 del mese) partirà la procedura di licenziamento collettivo, sacrificio estremo ma inevitabile.
Su questo punto l’azienda è stata chiara: dopo gli anni coperti dai contratti di solidarietà e dopo la cassa integrazione straordinaria, il colosso nipponico del vetro non potrà ricorrere ad altri ammortizzatori sociali per 24 mesi, per questo non ci saranno più tutele. Come detto, ad oggi le maestranze in eccesso sono 55. Nei prossimi mesi, sarà da valutare l’adesione alla cosiddetta quota 100 e la possibilità di riportare ulteriori lavorazioni all’interno come già fatto in precedenza per ridurre quel numero.
MERCATO A PICCO – A preoccupare i sindacati c’è soprattutto il mercato auto europeo che ha ancora il segno “meno”, circostanza che potrebbe far lievitare nuovamente gli esuberi per i quali il destino sarebbe lo stesso. L’ago della bilancia è sospeso tra tentativi di riassorbimento delle eccedenze e nuovi surplus di manodopera legati all’incognita dei mercati.
“Quando i lavoratori hanno approvato il piano industriale – spiega Emilio Di Cola della Filctem Cgil a zonalocale.it – il mercato auto in Europa faceva segnare una crescita del 4-5%. Non abbiamo ancora i dati di aprile, ma quelli di marzo parlano di un -14% che si riflette anche sul nostro sito. La dirigenza è stata chiara, il 25 settembre partiranno le procedure di licenziamento collettivo. Dobbiamo rivederci, ma la nostra linea sarà quella di provare tutte le strade possibili per riassorbire gli esuberi”.
LE PROSSIME TAPPE – L’incontro – durante il quale si è discusso anche dei premi – è stato aggiornato a lunedì 3 giugno. Il 13, sindacati e azienda parteciperanno all’Osservatorio nazionale sul vetro dal quale si attendono ulteriori indicazioni sull’andamento del mercato del vetro per auto.
Per il 14 dello stesso mese è già stato fissato l’attivo unitario nel quale si incontreranno tutte le sigle sindacali (come accaduto un anno fa, quando si discusse del futuro del sito produttivo): da qui uscirà un documento su eventuali azioni da intraprendere da sottoporre ai lavoratori nelle assemblee di fabbrica che partiranno subito dopo.