L’associazione Oasi si schiera a sostegno della Es.Cal. srl che vuole realizzare un cementificio a freddo nella zona industriale di Punta Penna all’interno del capannone esistente dell’ex Vastocem.
Sulla valutazione d’incidenza ambientale favorevole rilasciata dal Comune di Vasto, Legambiente e WWF, l’8 aprile 2018, hanno presentato un ricorso al Tar sottolineandone diverse incongruenze.
L’associazione che riunisce alcuni imprenditori di Punta Penna si è costituita accanto alla società che vorrebbe iniziare l’attività per “contrastare con forza ogni azione pseudoambientalista finalizzata a scoraggiare le attività produttive insediate nelle zone industriali”.
[ant_dx]Il Comune – che pure aveva rilasciato il via libera – decise di non opporsi al ricorso. “Si auspica – dice Pietro Marino, presidente dell’associazione – che il senso di responsabilità prevalga e che la stessa amministrazione comunale voglia tutelare i piani e i programmi già approvati promuovendo in concreto le giuste mediazioni che abbiano come finalità esclusiva la salvaguardia di tutti gli interessi coinvolti, pubblici e privati”.
Stamattina, Legambiente e WWF terranno una conferenza stampa sull’argomento. Il cementificio, come detto, dovrebbe insediarsi in un capannone già esistente a poca distanza dalla riserva di Punta Aderci. Tra le obiezioni delle associazioni ambientaliste c’è l’assenza di uno studio sull’effetto cumulo delle emissioni delle varie aziende della zona industriale.