Sono 160 i vastesi che hanno presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale contro quelli che ritengono aumenti ingiustificati della Tassa sui rifiuti. Lo si apprende da un comunicato stampa del Movimento 5 Stelle
“Il sindaco Menna – si legge nella nota dei pentastellati – promette un abbassamento della Tari ma soltanto dopo che l’isola ecologica sarà operativa (chissà quando), ritenendo evidentemente che l’attuale risultato del 70% di raccolta differenziata non consenta alcuna immediata, o prossima, riduzione della tassa.
Ci siamo chiesti a questo punto, e chiediamo anche al sindaco, quale valore di raccolta differenziata sia necessario raggiungere affinché i cittadini ne abbiano un tangibile ritorno economico in termini di riduzione della tassa.
Il nuovo contratto firmato con la Pulchra prevede che al raggiungimento del 70% di raccolta differenziata tutti i materiali selezionati e vendibili siano ‘regalati’ dal Comune alla stessa Pulchra. I cittadini così trasferiranno al gestore privato i risparmi ottenuti in discarica e non avranno mai alcun reale beneficio dall’incremento della raccolta differenziata e dai loro sforzi di corretta selezione dei materiali.
Questa è l’amara e fatale conseguenza di un contratto stipulato da chi non ha curato sufficientemente l’interesse pubblico, oggi come ieri, visto che nel 2015 la raccolta differenziata era al 47% con la Tari a 7.150.000 euro, mentre nel 2019 la raccolta differenziata è al 70% e la Tari a 7.300.000: 23 punti in più di raccolta differenziata per avere un aumento della Tari pari a 150.000 euro. A chi giova quindi la raccolta differenziata?” chiedono i Cinque Stelle.
“Per ottenere un’immediata riduzione della Tari, non resta ora che sperare nel ricorso al Tar Regionale, intentato da 160 cittadini, stanchi di subire da quest’amministrazione procedure di bilancio illegittime e prive della dovuta trasparenza sui costi della gestione rifiuti”.
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