“Senza la terza lista a quest’ora sarei sindaco di Cupello”. Camillo D’Amico non nasconde la delusione dopo lo scrutinio che ha portato all’elezione di Graziana Di Florio, assessore uscente della giunta Marcovecchio. I dati parlano chiaro, la lista di centrodestra ha totalizzato 1.278 voti, le altre due complessivamente 1.638 (1.095 Insieme per Cupello di D’Amico e 543 Risposta Civica della Boschetti).
D’Amico, consigliere d’opposizione uscente, traccia un collegamento netto tra “Risposta Civica” e il “Comitato Difesa del Comprensorio vastese” rivendicandone l’appoggio iniziale e lamentando una pugnalata alle spalle: “Ho dato voce alle istanze degli ambientalisti del fantomatico ‘Comitato Difesa del Comprensorio vastese’ costituosi nella pubblica assemblea del 28 settembre 2018 da me indetta unitamente a loro. Ho aderito formalmente al suddetto comitato senza essere mai convocato. Ho fatto mie le loro sollecitazioni a livello istituzionale per la vicenda dell’ipotesi della quarta vasca richiedendo la convocazione di un apposito consiglio comunale. Tutte le istanze prodotte dal suddetto comitato le abbiamo fatte nostre nello spirito e nei contenuti nel programma elettorale formalmente presento agli elettori”.
[ant_dx]“La nostra sconfitta – attacca D’Amico – la imputo principalmente al fuoco amico derivante dall’altra lista concorrente ‘Risposta Civica’ che ha tratto la sua origine e costituzione proprio dal fantomatico comitato. Dentro questa lista si sono sommati inguaribili rancori di natura personale, naturali protagonismi dei turisti della politica che si riaffacciano sulla scena ogni 5 anni, l’ovvio rampantismo giovanile“.
“Umanamente provo grande dispiacere per quanti hanno creduto e investito con il loro voto sul nostro progetto politico di Insieme per Cupello. Era un progetto nato per ricompattare un vasto fronte che dividendosi nel 2014 permise la vittoria all’amministrazione comunale guidata da Manuele Marcovecchio. L’operazione di ricostruzione è stata lunga e complessa ma con tenacia l’abbiamo portata avanti per tutti e cinque gli anni passati senza non pochi inciampi e incomprensioni”.
“AMMINISTRATORI USCENTI BOCCIATI” – Per il candidato sindaco arrivato secondo gli amministratori in scadenza sono stati bocciati “su tutta la linea”: “6 degli uscenti non si sono ricandidati. Uno che si è ricandidato non è stato eletto (Tommaso Boschetti, ndr), la presidente del consiglio, Valentina Fitti, si è posizionata ultima e Marcovecchio ha preso una quantità di voti miserevole per un ex sindaco e attuale consigliere regionale”.
“Sul piano numerico la lista vincente non ha superato il massimo dato numerico storico della coalizione di centrodestra nelle elezioni locali, forte è stato l’apporto di voti dei nuovi candidati della lista vincente”.
IL FUTURO – “Penso di chiudere qui, di starmente fuori da questa mischia. Per un po’ di tempo farò il nonno… ci sto ancora riflettendo. La stragrande parte del lavoro svolto dai banchi della minoranza l’ho fatta in una forte solitudine fisica, morale e politica”.
D’Amico non sa ancora se siederà in consiglio nei prossimi 5 anni: “Dopo aver bevuto per due volte l’amaro calice della sconfitta elettorale, valuterò serenamente il da farsi con il gruppo di candidati e sostenitori, sentita anche la mia famiglia che ringrazio per la vicinanza che mi ha dato”.
Sul futuro del suo gruppo, al contrario, lancia già la sfida per il 2024: “Faremo ancora con umiltà e generosa cocciutaggine quanto già prodotto nella legislatura scorsa ossia essere minoranza attenta e costruttiva senza far mai far mancare il nostro assenso e appoggio alla maggioranza quando ci sono misure e azioni a favore della collettività, formuleremo proposte e prenderemo iniziative. Sarà dura fare la traversata del deserto ma ci riusciremo candidandoci alla vittoria al prossimo giro di giostra elettorale. Così è la democrazia. Auguro buon lavoro alla neo Sindaca eletta Graziana Di Florio, ringrazio i 1095 cittadini che ci hanno conferito la loro fiducia e spero in un futuro migliore per l’amata Cupello”.