“A nulla sono valse le stucchevoli rassicurazioni dell’assessore Cianci e del sindaco Menna sulla presunta buona salute delle acque vastesi”. L’opposizione di centrodestra attacca l’amministrazione comunale di Vasto sul divieto di balneazione scaturito dal prelievo eseguito 300 metri a sud della foce del fiume Sinello e chiede all’assessora all’Ambiente, Paola Cianci, di dimettersi.
A definire la Giunta di centrosinistra “l’amministrazione comunale del finto ambientalismo e del reale immobilismo” sono Vincenzo Suriani (Fratelli d’Italia), Francesco Prospero (Fratelli d’Italia), Guido Giangiacomo (Forza Italia), Alessandro d’Elisa (gruppo misto) ed Edmondo Laudazi (Il Nuovo Faro).
“La stagione turistica – scrivono in un comunicato congiunto – non è nemmeno iniziata e, come ogni anno, con le piogge primaverili, torna puntuale a manifestarsi il problema inquinamento delle acque nel tratto di mare attiguo alla riserva naturale di Punta Aderci.
I prelievi dell’Arta hanno segnalato, esattamente come nel 2017 e nel 2018, la presenza di Escherichia Coli ed Enterococchi superiori alla norma nei pressi della foce del fiume Sinello, e l’inquinamento del tratto di costa ha costretto il Comune di Vasto ad emettere il primo divieto di balneazione della stagione.
A nulla, quindi, sono valse le stucchevoli rassicurazioni dell’assessore Cianci e del sindaco Menna sulla presunta buona salute delle acque vastesi. La verità è che vicino alla foce del Sinello esiste una situazione incancrenita, che si ripropone ogni anno identica a se stessa.
Ricordiamo che la questione dei divieti di balneazione che apparivano e scomparivano nel giro di tre giorni fu sollevata l’anno scorso in consiglio comunale dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Vincenzo Suriani, che ottenne dall’assessore Cianci solo rassicurazioni generiche e silenzi imbarazzanti.
Si chiedevano indagini sulle cause dell’inquinamento stercoideo, interventi e provvedimenti per eliminare i pericolosi microrganismi dalle acque marine e per evitare i continui divieti di balneazione nella zona prospiciente la Casa Circondariale di Torre Sinello”.
Secondo i cinque consiglieri comunali, “in un anno nulla è stato fatto e, dopo dodici mesi dalla interrogazione, sono riapparsi i divieti di balneazione temporanei nella stessa zona.
Risulta evidente, a questo punto, l’inutilità dell’attività dell’assessore Cianci in materia di ambiente, come appare palese che, dopo tre anni di inutili proclami e inutilissimi tavoli, l’amministrazione Menna stia provocando un serio danno di immagine a Vasto e al turismo vastese.
Se l’assessore Cianci non è in grado di individuare le cause del problema e di risolvere l’invasione degli Enterococchi in un tratto così importante della nostra costa, sarebbe opportuno che si facesse definitivamente da parte. Visto che non è in grado di tutelare l’ambiente marino, anche quando il problema è costantemente segnalato dai consiglieri del centrodestra e dalla stampa, rinunci la Cianci a stare comodamente seduta su una poltrona ben retribuita e faccia almeno risparmiare ai vastesi le immeritate migliaia di euro del suo compenso annuale come assessore”.