Rapporto tra sismicità e attività di stoccaggio gas in sovra-pressione. Ieri il noto programma tv Report ha dedicato parte della puntata all’argomento [GUARDA] prendendo in esame in progetto Castor in Spagna e il rapporto della commissione ICHESE (International Commission on Hydrocarbon Exploration and Seismicity in the Emilia Region) sul terremoto dell’Emilia Romagna intervistando anche il presidente di quell’organismo, il professor Styles.
La puntata di ieri riporta d’attualità la situazione dello stoccaggio anche in Abruzzo e nel Vastese dove c’è il sito della Stogit “Fiume Treste”, uno dei più grandi d’Europa (con alcuni miliardi di mc di gas iniettati nel sottosuolo) con l’impianto centrale localizzato a Montalfano.
Il Coordinamento No Hub del Gas Abruzzo interviene sulla vicenda: “Si tratta di dati oggettivi riportati in decine di studi e ricerche pubblicati sulle migliori riviste scientifiche al mondo. Ovviamente i rischi di sismicità indotta sono sito-specifici ma servono, appunto, studi approfonditi e di organismi terzi per escluderli. Tali siti stoccaggi sono anche classificati come impianti a rischio di incidente rilevante per le enormi quantità di gas che vi vengono immagazzinati. In Abruzzo sono presenti due stoccaggi già operativi, quello di Cellino di Edison nel teramano e quello di Fiume Treste che interessa 10 comuni del Vastese a cavallo tra Abruzzo e Molise. Inoltre sono in progetto altri due impianti che interessano la regione, uno a S. Martino sulla Marrucina tra Chieti e Guardiagrele e l’altro a S. Benedetto del Tronto, proprio al confine nord”.
[ant_dx]“I consumi di gas sono in forte calo – continua il coordinamento – e scenderanno sempre di più dovendo rispondere all’emergenza climatica tagliando i consumi di fossili. L’Italia ha già un’enorme capacità di stoccaggio, la seconda in Europa. Non si comprendono, quindi, le ragioni alla base dei nuovi impianti e del progetto di immagazzinare in sovra-pressione per centinaia di milioni di mc allo stoccaggio Treste, purtroppo già passato in Comitato Via nazionale nel 2017 con una prescrizione incredibile, quella di cercare di abbassare la sismicità iniettando meno gas qualora si verifichino sismi con magnitudo maggiore di 3. Praticamente pensano che esista una manopola dei terremoti“.
“La Regione Molise, preoccupata, era intervenuta in sede di osservazioni ma incredibilmente la Commissione Via nazionale aveva sostenuto che essendo i pozzi nel versante abruzzese dello stoccaggio l’osservazione non andava di fatto esaminata, come se i terremoti possano essere fermati da un confine amministrativo. Sulla commissione durante il servizio di Report sono emersi pesantissimi rilievi. È stato anche citato proprio il caso del sito Treste, tra gli altri. Crediamo che sia inaccettabile che in territori che presentano grandi rischi di sismicità naturale si aggiungano anche ulteriori rischi per attività di privati che mirano esclusivamente al profitto derivante dalla quota delle bollette degli italiani destinata a pagare e remunerare i cosiddetti servizi di rete. Dobbiamo abbandonare le fossili e ci aspettiamo una posizione chiara dal nuovo governo regionale su questi progetti”.
IL CONFRONTO – Lo stoccaggio di gas sarà al centro del confronto tra i candidati sindaco di Cupello organizzato dal Forum H20 Abruzzo. Alle 17.30, oggi, nella sala consiliare, Roberta Boschetti (Risposta civica per Cupello), Camillo D’Amico (Insieme per Cupello) e Graziana Di Florio (Eccoci per Cupello) saranno sollecitati su stoccaggio e discariche da Augusto De Sanctis.
I candidati avranno 3 minuti per rispondere a ognuna delle seguenti domande:
1. La sua amministrazione si schiererà ufficialmente contro la quarta discarica della Cupello Ambiente? Se sì:
1a) parteciperà alle riunioni del comitato Via e delle conferenze dei servizi esprimendo osservazioni e pareri contrari?
1b) promuoverà il voto contrario in consiglio comunale alla variante urbanistica necessaria?
1c) in caso di approvazione, ricorrerà al Tar contro la decisione?
2. La sua amministrazione parteciperà alla conferenza dei servizi della discarica di Furci con posizione negativa e, nel caso di approvazione e in caso di ricorso da parte del comune di Furci o di altri soggetti, si schiererà ad adiuvandum al Tar?
3. Come intende assicurare la trasparenza e la costante partecipazione dei cittadini ai procedimenti di carattere ambientale a partire dai procedimenti di bonifica già in atto su Stogit e prima Vasca Civeta?
4. Tenuto conto dell’emergenza climatica e della progressiva diminuzione del consumo di gas in Italia, il comune di Cupello voterà e ricorrerà contro il progetto di stoccaggio di gas in sovrapressione da parte di Stogit e in generale se e come contrasterà l’ampliamento in programma delle infrastrutture del gas che sono presenti sul territorio comunale, dall’ampliamento del gasdotto San Salvo-Biccari al gasdotto Larino-Chieti? Appoggerà ad esempio i movimenti/altri enti in osservazioni contrarie e lettere agli enti per sottoporre questi ampliamenti (piano decennale Snam e rete nazionale gasdotti) a Valutazione Ambientale Strategica?
5. Come intende gestire l’applicazione concreta del Piano di Emergenza Esterno di Stogit? Come intende migliorare il monitoraggio ambientale con particolare riferimento alle ricadute delle emissioni sul territorio?
6. Per quanto riguarda il polo impiantistico Civeta, se e come intende salvaguardarne la gestione pubblica a partire dagli affidamenti della raccolta e delle attività che vi si svolgono all’interno in parte privatizzate?
7. Cosa intende fare per il risanamento ambientale/rinaturalizzazione del Torrente Cena?