“Siamo fortemente contrari a nuovi centri commerciali”. È il giudizio netto di Marco Corvino, presidente di Vasto in Centro, il consorzio che raggruppa una settantina di commercianti del borgo antico.
Il cuore della città ha vissuto un preoccupante spopolamento, iniziato più di 15 anni fa. Abitazioni vecchie, strade strette e carenza di parcheggi a sosta libera hanno indotto tante famiglie a preferire altri quartieri e, soprattutto, le periferie, che si sono allargate a macchia d’olio, facendo registrare una forte espansione edilizia.
Nei giorni feriali, il nucleo antico è vuoto: semideserte piazza Rossetti e le altre strade e piazze che, al di fuori della stagione turistica, si ripopolano solo nei weekend e principalmente nelle ore serali. Di fatto, a tenere aperto il centro sono proprio le attività commerciali. Per fortuna, rimangono i luoghi culturali: da Palazzo d’Avalos a Palazzo Mattioli a Casa Rossetti.
Ma, con un’utenza limitata per buona parte dell’anno, bollette e affitti da pagare, per i negozianti non è facile andare avanti. Gli esercenti non vedono di buon occhio l’apertura di nuove strutture della media distribuzione che, secondo loro, andrebbero ulteriormente a svuotare la città vecchia.
Lo stop alle richieste di variante al Piano regolatore è stato imposto dal sindaco, Francesco Menna, che ha spiegato i motivi della sua scelta in questa intervista a Zonalocale [VIDEO]. Una decisione criticata da Confedilizia [LEGGI] e da Edmondo Laudazi, leader della lista civica Il Nuovo Faro [VIDEO]. Con il primo cittadino, invece, si schiera Confcommercio [LEGGI], che esprime un secco “no” all’ipotesi di nuovi centri commerciali. Stessa posizione per Vasto in Centro: “È necessario – sottolinea Corvino – tutelare i commercianti locali”.