Giovanni Di Stefano, Giuseppe Masciulli e Luciano Piluso il 26 maggio proveranno ad allungare la propria longevità amministrativa nei rispettivi comuni ricandidandosi alla carica di sindaco. I tre primi cittadini, tutti provenienti dall’area socialista, hanno rotto gli indugi confermando la loro partecipazione in prima persona a questa nuova tornata elettorale e il proseguio di un percorso parallelo che dura da oltre 20 anni.
UNA SOLA SCONFITTA IN 34 ANNI – Di Stefano, sindaco di Fresagrandinaria, sta per concludere il 24° anno alla guida del proprio Comune. Il primo mandato risale al quinquennio 1985-1990, poi altri due dal 1995 al 2004, una breve parentesi da vice di Maurizio Antonini (2004-2009) e di nuovo dal 2009 a oggi.
Per trovare la sua unica sconfitta alle amministrative bisogna tornare indietro fino al maggio ’90 quando arrivò secondo dietro Angiolino Gabriele, poi una serie di larghe vittorie fino alla risicata riconferma di 5 anni fa: la sua lista Solidarietà per Fresa (la stessa con la quale correrà il 26 maggio) vinse per soli tre voti contro Per Fresagrandinaria guidata da Lorenzo D’Alfonso (384 a 381), vittoria poi confermata anche dal Tar dopo il ricorso di D’Alfonso & Co.
Solidarietà per Fresa, oltre al candidato sindaco, ripresenterà un solo membro dell’attuale maggioranza, Lino Antonini. Sull’altro fronte da valutare un nuovo tentativo di D’Alfonso anche se i rumors indicano altri nomi per provare a scalfire l’impero di Di Stefano.
MAGGIORANZA BULGARA – Scadono 24 anni anche per Luciano Piluso (che aumentano se si considerano pure gli anni precedenti passati da consigliere), sindaco di Schiavi d’Abruzzo: primi tre mandati nel periodo 1990-2004, parentesi da vicesindaco di Sciarra (2004-2009), e da 10 anni di nuovo primo cittadino. Nome e simbolo della lista saranno gli stessi, Uniti per Schiavi, la formazione è ormai chiusa e in questa settimana dovrebbe essere presentata, in gran parte sarà la stessa di cinque anni fa. “C’è stata una riunione della maggioranza uscente – dice Piluso – e quasi tutti hanno dato la propria disponibilità, quindi l’impianto resterà quello di 5 anni fa con qualche nuovo innesto”.
Le elezioni del 2014 per Piluso furono praticamente un plebiscito: 449 voti contro gli 86 di Giorgio Pinnella.
MASCIULLI A QUOTA 19 – Masciulli, infine, ha un quinquennio in meno rispetto ai colleghi. I primi tre mandati vanno dal 1990 al 2004, poi assessore e vice di Roberta Marulli dal 2004 al 2014 quando fu rieletto con il 95,50% dei voti. Per il primo cittadino di Palmoli si sta per concludere il 19° anno sullo scranno più alto del paese. Nome e simbolo anche in questo caso resteranno gli stessi: Rinnovamento.
Dall’altro lato potrebbero esserci gli oppositori che qualche settimana fa hanno dato vita a una pagina sui social, da vedere se tale impegno si concretizzerà in un’altra lista per il 26 maggio.
Ai sindaci di lungo corso si aggiungerebbe Saverio Di Giacomo di Monteodorisio, di area di centrodestra. Ben oltre 20 anni anche lui, ha deciso di lasciare dopo una lunga esperienza [LEGGI].