“I cittadini e le imprese di Vasto dovranno pagare complessivamente una Tari di 7.319.000 euro contro i 7.213.000 euro del 2018 con un aumento pari all’1,47%. Gli utenti nel 2019 risultano 22.624 mentre nel 2018 erano 22.578. Con semplici divisioni si calcola che la bolletta media per utente è salita da 319 a 323 euro, con un aumento pari all’1,25%”.Lo afferma in una nota il Movimento 5 Stelle di Vasto.
“I dati di bilancio mostrano quindi, in tutta evidenza, che è falso affermare che ‘la Tari a Vasto è rimasta invariata’. Se quest’amministrazione di centrosinistra avesse preso atto che il costo del contratto con la Pulchra è diminuito di circa 300.000 euro e non avesse aumentato di circa 100.000 euro, senza giustificazione alcuna, le quote di costo del personale comunale, la Tari sarebbe scesa a 6.900.000 euro con una bolletta media di 305 euro ed una riduzione del 4,39% rispetto al 2018. Ma evidentemente il sindaco ha deciso che la Tari non deve diminuire a prescindere dai costi reali e che i cittadini devono accontentarsi dei modesti aumenti della tassa continuando magari a differenziare bene i rifiuti ad esclusivo beneficio della Pulchra”.
[mic_dx] “I cittadini invece si aspettano dal sindaco e dalla sua amministrazione una progressiva riduzione dei costi, esorbitanti rispetto ad altre città della zona, come Lanciano, San Salvo ed Atessa, e quindi una progressiva riduzione della bolletta Tari. Come già fatto in Consiglio comunale dalla nostra portavoce Dina Carinci, invitiamo l’amministrazione comunale a correggere il Piano finanziario dei rifiuti, eliminando i costi inesistenti in esso inclusi e riducendo, di conseguenza, gli importi a carico dei cittadini e delle imprese, in linea con i principi di chiarezza, verità e correttezza richiesti nella compilazione di qualsiasi bilancio”.